Il 29 luglio a Marconia la presentazione di “Ciò che non muore mai”
Ieri l’UNITALSI è partita per Lourdes insieme al nostro arcivescovo, domenica 30 luglio una decina di giovani della Diocesi partono per la Giornata Mondiale della Gioventù a Lisbona. E sabato 29 luglio a Marconia di Pisticci, ore 20:00 nella parrocchia “S. Gerardo Maiella” avrà luogo la presentazione di una bellissima storia di fede, scritta da un radiologo e poeta giapponese, Takashi Paolo Nagai. “Ciò che non muore mai”: un testo autobiografico che ci porta in una Chiesa viva, quella giapponese, fondata da S. Francesco Saverio nel XVI secolo, che attrae – come piace dire a papa Francesco – il dott. Nagai, di formazione shintoista, poi ateo e infine imprevedibilmente cattolico. Una fede pensata, una conversione adulta, il cui momento topico è una liturgia, preparata sin nei minimi dettagli che coinvolgeva a vario titolo tutto il paese: la veglia di mezzanotte nel Natale del 1932:
Sopra il portone principale della chiesa c’era il coro. Guardò con attenzione il piccolo uomo che dirigeva: era il cugino del suo padrone di casa. Fu una sorpresa veder quell’uomo guidare quella esecuzione di musica gregoriana. Guardò poi meglio e si accorse che tutti i membri dell’orchestra erano contadini e artigiani del villaggio, di età compresa tra i 30 e i 50 anni, mentre i più giovani, ragazzi e fanciulle, costituivano il coro.
T. P. Nagai, Ciò che non muore mai (passim)
Una comunità che prega per la sua conversione. In particolare Marina Midori Moriyama, la ragazza che poi diverrà sua moglie. È la comunità che converte un uomo, non un uomo che converte una comunità, come nella classica immagine di missione.
La serata di sabato 29 sarà di sicuro una sollecitazione per ripensare il nostro essere comunità cristiana:
Tutta la loro vita era una lode a Dio: ogni loro pensiero, ogni parola, ogni azione e ogni pena.
Ibidem
È un evento organizzato dall’Ufficio Diocesano per la Coop. Missionaria tra le Chiese per alimentare la spiritualità in questo periodo estivo. Quando molti cristiani vanno in vacanza da Dio e credono di trovare riposo e soddisfazione staccando totalmente la spina dalle attività che pure vivono attivamente nelle proprie comunità negli altri periodi dell’anno, forse dimenticando quel “Venite a me voi tutti che siete affaticati e oppressi, e io vi darò riposo” (Mt 11,28).
Ma è innanzitutto un evento per attingere noi stessi ristoro, linfa spirituale e slancio missionario per il nuovo anno pastorale da una storia di fede in Dio e di un “servo di Dio” come il dott. Nagai è oggi, insieme a sua moglie.
Un’ultima considerazione: il precedente evento organizzato dall’Ufficio Missionario Diocesano in “S. Gerardo” in Marconia cadeva nella ricorrenza di S. Francesco Saverio, patrono delle missioni. La serata del 29 luglio guarda una delle comunità che S. Francesco Saverio aveva fondato. Come un sequel, non voluto.
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