Un prete che trasforma l’amore in Cristo in gioia di vivere

“E danzando canteranno: «Sono in te tutte le mie sorgenti»”, questo è un passo del salmo 27 da cui è stato tratto il titolo di un volumetto edito nel 2009 a testimonianza di un lavoro teatrale a conclusione di un cammino di catechesi di un gruppo di giovani della Parrocchia San Giacomo di Matera. L’allora beneamato parroco don Franco Taccardi disse nella prefazione del libro: “E così dei cuori e delle intelligenze si attivano e danno voce alla Grazia di Dio che opera in una comunità precisa. Tutto è stato frutto di attenta e faticosa preparazione sostenuta da un cammino catechetico continuativo“.

La premessa è solo l’introduzione alla conoscenza di un sacerdote della diocesi di Matera-Irsina che ha fatto del suo ministero pastorale occasione per esprimere nelle sue diverse espressioni la gioia di vivere alla sequela di Gesù Cristo. Il sacerdote in questione è don Michele La Rocca parroco dell’Addolorata a Matera sin dal 2014, prima vicario e poi amministratore parrocchiale dal 2012.

Dopo la frequenza al Seminario interregionale di Basilicata e il conseguimento del Baccalaureato in Sacra Teologia presso l’Istituto Teologico dello stesso Seminario, ha svolto il ministero diaconale presso la Parrocchia San Giacomo di Matera retta dal parroco mons. Franco Taccardi, sacerdote di grande saggezza e preparazione culturale, che lo ha guidato da pastore e soprattutto da vero padre.

Infatti, nella presentazione al momento della ordinazione sacerdotale di don Michele – avvenuta a Pomarico nel 2004 per l’imposizione delle mani e la preghiera consacratoria di S.E. mons. Salvatore Ligorio – mons. Taccardi, tra l’altro, disse: “Educato e pronto a far tesoro del patrimonio antico e sempre nuovo della Fede nel Dio di Gesù Cristo, è giovane che saprà tradurre, con le modalità più proprie del nostro tempo, tanto patrimonio. E’ andato avvertendo e maturando tutto ciò lungo il suo cammino formativo, arricchendolo con un intenso anno spirituale e pastorale da diacono nella comunità parrocchiale di S. Giacomo in Matera”.

Evidentemente, quelle parole lasciavano già intravedere le doti di una persona eclettica, tanto preziose nell’animazione della pastorale giovanile.

La sua predisposizione per l’arte musicale e teatrale, consolidata anche con gli studi per acquisire prima la triennale in Lettere – con il Corso di laurea in “Letteratura, Arte, Musica e Spettacolo”, poi la magistrale in “Letteratura, lingua e cultura Italiana – Curriculum Filologico” ed infine il Master di I livello in “Discipline Artistiche – si è manifestata concretamente facendo un decennale cammino di formazione all’interno delle due comunità parrocchiali di San Giacomo e Addolorata. In queste parrocchie ha coinvolto adulti, bambini e famiglie al fine di testimoniare la bellezza di vivere la fede unendo la passione per il teatro e l’amore per Dio. In definitiva lo scopo primario era quello di far sì che il messaggio evangelico potesse raggiungere i cuori più chiusi e lontani.

Per inciso, ma anche per svelare le fonti di ispirazione di don Michele, oltre che uno smisurato amore per Cristo Gesù, due sono stati i maestri a cui si è riferito, don Franco Taccardi e mons. Tonino Bello veri punti di riferimento certo per la formazione del giovane sacerdote.

Le peculiarità caratteriali ed i carismi di don Michele si sono estrinsecati al meglio nelle opere teatrali e musicali realizzate con i giovani della parrocchia San Giacomo di Matera. Nell’ambito del cammino decennale di animazione culturale proposto da don Michele ci sono domande esistenziali quali il perché della vita umana, il perché della morte e della sofferenza da cui poi nasce la necessità di interpretare il senso della vita umana alla luce del mistero di Dio che dà un senso compiuto alle verità dell’uomo in tutte le sue dimensioni.

Il primo musical realizzato da don Michele con i ragazzi della parrocchia di San Giacomo, “L’amore vincerà”, viene rappresentato nel teatro “Duni” di Matera con più repliche tra il 2008 e il 2009 ed è anche il primo di una lunga serie di attività che negli anni a venire sono state realizzate coi giovani tra musical, Via crucis e Presepi viventi.

Infatti, nel 2010 viene eseguito il Musical “Tutta la vita è un dono” la cui trama racconta la storia della Nascita di Gesù, ripercorrendo le tappe fondamentali del grande mistero dell’Incarnazione del Verbo di Dio.

Nel 2012 si realizzano due repliche dello spettacolo il “Sì alla vita“. Il progetto nasce dall’idea di voler essere testimoni autentici del messaggio di Dio, attraverso il canto e la musica, passioni ormai collaudate da tutti gli uomini di tutti i tempi. Si alterneranno i personaggi principali del Vangelo che hanno fatto la storia della Passione di Gesù a Gerusalemme.

Nel 2014 si realizza lo spettacolo musicale “Uno fra tanti” nato dalla collaborazione tra le due parrocchie di Matera, Maria SS. Addolorata e San Pio X. Il musical si ispira alla vita della giovane Beata Chiara Luce Badano e del Servo di Dio mons. Tonino Bello, due testimoni moderni della fede che della loro vita hanno fatto un’inconsapevole e umile corsa verso la santità.

Nel 2016, presso la Parrocchia Maria SS. Addolorata, si è tenuta la terza edizione del “Il Si alla Vita” che ha visto impegnati i giovani della Parrocchia, in collaborazione con la polifonica “Totus Tuus”. Questa edizione, rispetto alle precedenti, ha visto interpretare ogni sentimento con una canzone e delle immagini atte a far entrare gli spettatori nel vivo della storia dei singoli personaggi del Vangelo.

Delle tante attività svolte, come detto in apertura, don Michele ne ha ricavato un volumetto in cui ha raccolto le riflessioni, le sensazioni, le emozioni, gli effetti della crescita spirituale di ognuno dei partecipanti ai tanti spettacoli e attività realizzate.

E’ interessante riportare qualcuna di queste riflessioni:

“Caro don Michele, avrei tanto da dirti, ma mi basta sperare che prima o poi tutti capiscano il significato dello stare insieme, di ammirare i doni che il Signore ha donato ad ognuno di noi e del cercare di apprezzare le cose belle della vita o di superare nel modo migliore tutto quello che la vita ci riserva, in modo particolare le difficoltà”.

L’esperienza del musical è una di quelle avventure che quando terminano, chiudendo gli occhi, mi fanno sorridere e provocano un incompensabile senso di nostalgia. Il musical è amicizia, è solidarietà, è impegno, è concordia, è crescita. Quando mi ritrovo davanti a tutta quella gente che desidera vedermi, sentire quello che dovrei trasmetterle, sento il dovere e il piacere di dare tutta me stessa“.

Il Signore mi ha chiesto per la seconda volta di far parte di questa grande opera che è il musical, un musical che già in passato mi ha messo in crisi facendomi percepire cosa faccio per Gesù, cosa faccio nella vita di tutti i giorni, quando sbaglio a giudicare e a puntare il dito verso un’altra persona, rendendomene conto soltanto dopo“.

Sono solo tre piccole testimonianze delle tante che i ragazzi hanno rilasciato dopo un’esperienza così coinvolgente. In tutti si è manifestato un guadagno di consapevolezza, di senso di responsabilità e di amicizia, di senso di solidarietà e di comunione fraterna. Una fede convinta e matura che hanno potuto acquisire col cammino di catechesi e di successiva partecipazione alle attività insieme a don Michele per rendere grazie a Dio per i doni che ogni giorno distribuisce ad ognuno.

Oggi da parroco, a 45 anni di età e 18 anni di sacerdozio, don Michele alla sua connaturale capacità di dialogare con i giovani, ha aggiunto maturità ed esperienza tale da indurre il vescovo a nominarlo a svolgere funzioni importanti all’interno della Diocesi tra le quali quelle di Membro del Consiglio Presbiterale, di coordinatore della Consulta diocesana delle Aggregazioni laicali, di Responsabile dell’Ufficio diocesano per la Causa dei Santi e di Delegato Arcivescovile per la Cultura, la Pastorale della Scuola e dell’Università, la Pastorale del Laicato.

Don Michele, a dieci anni dalla sua ordinazione sacerdotale, alla luce dell’esperienza e della spiritualità maturate, ha scritto un volume molto bello dal titolo “Tu, sei mio figlio“, un libro che è costituito da Lectiones che comprendono meditazioni personali, preghiere, esercizi spirituali, omelie e catechesi che possono essere utili alla crescita spirituale del lettore.

Ma le attività che si realizzano nella Parrocchia dell’Addolorata non sono solo musica, canto e teatro. C’è tanta catechesi, attività di aiuto e solidarietà attraverso la Caritas parrocchiale, attività di animazione per i piccoli, ma anche per gruppi e movimenti vari. Il quadro si completerà prossimamente con l’animazione sportiva visto che sono partiti i lavori per la costruzione di un campo di Padel.

Se è un’iperbole immaginare una comunità cittadina senza parrocchia (sarebbe una catastrofe sociale) del pari neanche si riesce a immaginare una parrocchia senza sacerdoti che quando poi hanno i carismi di don Michele è un’ulteriore grazia di Dio. Ma l’opera dei sacerdoti è resa possibile, oltre che dall’aiuto economico delle comunità parrocchiali, anche grazie alle Offerte per i sacerdoti, diverse da tutte le altre forme di contributo a favore della Chiesa cattolica, perché espressamente destinate al sostentamento dei preti diocesani. La generosità dei fedeli, i fondi dell’8xmille, la collaborazione di tanti laici disponibili e buoni sacerdoti rendono possibile opere di misericordia a favore dei più deboli, dei migranti e dei poveri.

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Domenico Infante

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