Stefano Casamassima, nuovo diacono per la nostra Chiesa

Ieri 29 agosto, festa del martirio di S. Giovanni Battista, è stato ordinato un nuovo Diacono, don Stefano Casamassima, della parrocchia di S. Giovanni Battista (Matera). Una cerimonia partecipata. Se Dio vuole, tra sei mesi don Stefano potrà ricevere l'ordine presbiterale. Auguri, don Stefano e ci impegniamo a non farti mancare la preghiera!

Ieri pomeriggio le campane suonavano a festa mentre una grande moltitudine di popolo di Dio si appropinquava alla nostra Basilica Cattedrale per pregare con e per Stefano.

Le parole del canto d’ingresso “Giovanni” risuonavano in piazza Duomo e davano inizio alla bellissima liturgia concelebrata da gran parte del presbiterio materano e animata dal bellissimo coro diocesano giovanile diretto da fra Giamparide e dal servizio all’altare dei giovani del Seminario Regionale di Basilicata, amici di Stefano.

Stefano Casamassima, 34 anni ad ottobre, dopo sette anni di Seminario Diocesano è Diacono! Diacono vuol dire “servo” e il diaconato è il servizio che il diacono presta in obbedienza e comunione col vescovo. Figlio della comunità di S. Giovanni Battista, Stefano ha ricevuto l’ordinazione proprio nel giorno della festa del martirio di S. Giovanni Battista, felice coincidenza – o “Dio-incidenza”, direbbe qualcuno! E come Giovanni Battista, servo della verità che gli costò il martirio, testimone della Parola di Dio, “precursore di Cristo”, verbo di Dio, “nella nascita e nella morte” (cfr. ‘Colletta’), anche Stefano ora si mette a servizio della Parola di Dio: lo ascolteremo proclamare il Vangelo nelle celebrazioni eucaristiche e sappiamo che è abilitato anche a tenere le omelie, oltre che a presiedere battesimi, matrimoni ed esequie se celebrate fuori dalla messa.

Dopo la proclamazione del Vangelo – come previsto, il rito di presentazione ed elezione del candidato al diaconato: il fatidico “Eccomi” di Stefano – in cui sono riecheggiati tutti i “sì” che nel corso della sua vita ha espresso con amore al Signore – è stato il clou del dialogo tra il rettore del Seminario Regionale don Angelo Gioia e l’Arcivescovo Mons. Antonio Giuseppe Caiazzo.

Nell’omelia, l’Arcivescovo ha sottolineato che il servizio a Dio e alla sua parola è caratteristica che rende degno di tal nome ogni ministero – anche il sacerdozio, dopo il diaconato – ed essere ricercati e riconosciuti tra il popolo di Dio come servi di Dio e della sua parola significa essere nella giusta situazione. Inoltre, l’Arcivescovo ha posto l’accento sull’indispensabilità di un rapporto costante di intimità con Dio e con Maria, senza la quale, come le parole di un noto vecchio canto, “salvare non si può”.

Un clima di attesa e silenzio orante nell’assemblea, pronta – dopo l’omelia – al rito di ordinazione vero e proprio: il dialogo tra Arcivescovo e Stefano scandito, in un climax ascendente, dalle sue cinque risposte “Sì, lo voglio”, poi “Sì, con l’aiuto di Dio lo voglio” e infine – con le proprie mani congiunte in quelle dell’Arcivescovo – “Sì, lo prometto”, la prostrazione – accompagnata dal canto delle litanie dei santi – che dice la resa incondizionata di Stefano alla volontà di Dio, e infine il cuore del rito: l’imposizione delle mani del vescovo e l’epiclesi (la preghiera consacratoria) su Stefano, da questo momento in poi don Stefano.

Quindi il rito della vestizione con la stola e la dalmatica, insegne diaconali, a cui sono seguiti – tutti carichi di commozione – gli abbracci, prima con l’Arcivescovo – come dal rito è previsto -, poi con gli altri Diaconi, confratelli in questo nuovo ministero.

Per la prima volta don Stefano ha potuto innalzare la pisside al momento dell’offertorio, ha incensato l’Arcivescovo e, da ministro ordinario della comunione ha distribuito, accanto all’Arcivescovo ai piedi del presbiterio, l’Eucaristia.

Auguri, don Stefano, e come più volte ci hai chiesto, ci impegniamo a non farti mancare la preghiera!

Sabato 3 settembre viene ordinato diacono Antonello Petrocelli, altro giovane materano, nella sua parrocchia di “S. Paolo Apostolo” (Rione Villa Longo, Matera), alle ore 19.

Sabato scorso, 27 agosto, Stefano e Antonello hanno pronunciato la “Declaratio”. Alcuni momenti di questa cerimonia sono disponibili al cliccando qui.

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Giuseppe Longo

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