“Scarp de tenis” accende i riflettori sulla povertà
“Scarp de’ tenis” accende i riflettori su un tema quanto mai attuale: la povertà. Lo fa a partire dai dati del nuovo rapporto Caritas, anticipati prima dell’estate, che “raccontano un Paese sempre più povero, un Paese dove la povertà è ereditaria, un Paese dove le famiglie più povere rischiano di trascinare la loro condizione di vita sempre più in basso”. “Parliamo così di povertà assoluta, di povertà educativa e di povertà alimentare”, spiega il direttore Stefano Lampertico, sottolineando che la questione viene affrontata “in maniera non superficiale”, “non fermandoci agli stereotipi della politica e soprattutto raccontando storie significative che facciano riflettere i nostri lettori”. All’interno del mensile, promosso da Caritas Ambrosiana e Caritas Italiana, anche un’intervista all’arcivescovo di Palermo, mons. Corrado Lorefice “che, proprio nei giorni in cui si parla di chiudere le maglie all’immigrazione aumentando i respingimenti, torna a parlare di accoglienza: ‘Vanno strutturati altri canali, più sicuri e più umani, per accogliere le persone che cercano asilo nel nostro Paese senza cedere alle sirene del populismo’”.
Il numero di ottobre, in vendita online su www.social-shop.it e dal 30 settembre in strada e davanti alle parrocchie, è poi ricco di storie, come quelle di Gilberta Vita, un’artista che tatua solo piante e fiori soprattutto per coprire le cicatrici di tante donne che hanno sul corpo i segni di interventi chirurgici, di Nuha, gambiano di nascita e modicano d’adozione, migrante in Italia e ora cuoco nell’Osteria di uno chef stellato, o dei giocatori di basket del Sud Sudan che si sono qualificati per le Olimpiadi di Parigi.