Festa della Theotokos e sagra della Candonga
La comunità di Scanzano Jonico sta vivendo in questi giorni uno degli appuntamenti annuali più importante della sua vita religiosa e sociale: i festeggiamenti Patronali in onore di Maria Santissima Annunziata.
L’intero agglomerato urbano della giovane cittadina nasce attorno allo storico nucleo del monastero basiliano che promosse il culto della Maternità Divina: furono proprio i monaci greci basiliani a costruire qui un monastero con un’annessa cappella dedicata al culto verso la Theotokos, la Madre di Dio che è divenuta poi protettrice della città.
I festeggiamenti per l’Annunziata, in una realtà giovane e variegata come quella di Scanzano, rappresentano un vero e proprio luogo di identità e di rinvigorimento di un senso di un’appartenenza tanto anelata.
Ed è proprio in questa cornice che la Parrocchia, guidata da Don Antonio Polidoro, e un gruppo di imprenditori locali vogliono puntare i riflettori su quella che è – insieme alle acque cristalline dello Jonio – la regina indiscussa del territorio: la fragola.
Scanzano basa interamente la sua economia su una natura generosa che provvede a donare una ricca agricoltura ed è proprio da questi terreni ricchi e proliferi che viene raccolta la “perla rossa”, vanto e ricompensa dei suoi instancabili lavoratori. Le piante di fragole vengono messe a dimora nel mese di ottobre e iniziano a produrre frutti da gennaio fino a giugno. Nella piana di Scanzano, la varietà Candonga ha trovato l’habitat ideale per svilupparsi grazie alle sue condizioni esclusive. La creazione della fragola Candonga è il risultato di 7 anni di incroci tra diverse varietà, che hanno raggiunto l’eccellente varietà. La sua forma conica e allungata, con acheni piccoli e visibili in superficie, la rendono facilmente riconoscibile. La Candonga non ha rivali proprio per la sua forma elegante, il rosso vivo che la caratterizza e la sua polpa carnosa e zuccherina. A rafforzare la sua supremazia sulle altre varietà di fragole è certamente l’odore pieno e avvolgente.
Sabato 29 e domenica 30 aprile, dalle 16 circa, si terrà questa grande sagra tutta “in rosso” lungo Corso De Gasperi, in un percorso agro-gastronomico, con l’allestimento di stand curato dai produttori e l’esposizione dei mezzi agricoli che lavorano i terreni per renderli idonei ad accogliere le delicate radici che, dopo un lavoro costante e non semplice, produrranno i succosi frutti dal sapore inconfondibile.
Il programma completo nella locandina seguente.
Scrivi un commento