Santuario di Picciano. Sempre viva la tradizione del pellegrinaggio del 31 maggio

Una vecchia tradizione legata al Santuario di S. Maria di Picciano vuole che il 31 maggio diversi pellegrini provenienti dalle zone limitrofe, non solo della Basilicata ma anche della vicina Puglia (Altamura, Gravina, Acquaviva delle Fonti…), si rechino presso lo stesso per omaggiare Maria al termine del mese a lei dedicato.

Gremitissimo il Santuario lo scorso 31 maggio, solennità della Visitazione di Maria. Erano presenti in particolare le comunità di “S. Lucia” di Montescaglioso, dell’“Immacolata” di Matera, di Pomarico e di Acquaviva delle Fonti, accompagnate dai rispettivi sacerdoti.

Dopo la recita del Santo Rosario alle 17:30, la comunità benedettina ha invitato il popolo di Dio a prender parte alla preghiera dei Vespri, seguita dalla celebrazione eucaristica presieduta del padre priore della Comunità monastica, dom Donato Giordano, resa solenne dalla presenza dei diversi concelebranti e dei ministranti presenti sul presbiterio, dall’offerta dell’incenso e dall’accompagnamento del canto con il suono dell’organo.

Dom Donato, nella sua omelia, ha riportato alcuni cenni storici inerenti la festa liturgica della Visitazione, ricordando che la stessa è stata voluta da papa Urbano VI, al secolo Bartolomeo Prignano, già arcivescovo di Acerenza e Matera. E la Madonna della Visitazione è la Madonna della Bruna, protettrice della città e della Diocesi di Matera. In modo particolare, dom Donato ha tenuto a collegare il mistero dell’Annunciazione a cui il Santuario è intitolato con quello della Visitazione: al centro di entrambi i misteri vi è Gesù Cristo, annunciato dall’angelo Gabriele nel primo, annunciato al mondo nel secondo, attraverso il viaggio che Maria compie da Nazareth ad Ain Karim, da casa sua a casa di Elisabetta che rappresenta l’umanità intera. Da qui la sollecitazione per noi pellegrini a imitare questo cammino per essere anche noi portatori di Cristo incarnato nella nostra povera natura umana.

Dopo la celebrazione, come avvenuto anche in tutte le domeniche di maggio, i fedeli delle varie comunità hanno accompagnato l’effige della Madonna lungo un percorso processionale. Al termine, il priore ha invitato i presenti a compiere l’atto di affidamento alla Vergine di Picciano, impartendo poi la benedizione.

Per i fedeli devoti della Madonna di Picciano, il 31 maggio rappresenta sempre un momento carico di emozione per la chiusura del mese mariano – segnato da tanti pellegrinaggi, a piedi, in auto, in pullman, di singoli pellegrini o di interi gruppi, per affidare a Maria con fiducia le proprie ristrettezze – che già con sé reca il senso di attesa verso la prima domenica di maggio dell’anno successivo, giorno di festa solenne per il Santuario. Nel mezzo, il Santuario rimane sempre un costante punto di riferimento per chi voglia dedicarsi alla preghiera, per chi voglia trovare un’oasi di spiritualità, per chi desideri un momento di pausa dal tran tran quotidiano.

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Valentina Epifania

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