Il restauro delle chiesette di S. Andrea e di S. Rocco di Irsina è stato compiuto con fondi propri dell’Istututo Diocesano per il Sostentamento del Clero dell’Arcidiocesi di Matera-Irsina e con diversi piccoli contributi da parte degli Irsinesi presenti in città e emigrati in altre realtà italiane. Questo restauro è stato voluto per salvare un patrimonio storico-artistico- religioso di grande valore, restituendo alla collettività i luoghi della memoria e della fede.
Chiesa di S. Andrea
Il primo documento ufficiale in cui compare la chiesa di S. Andrea è una bolla del 1592 del Vescovo Dragomanno, con la quale vengono istituite quattro nuove parrocchie, e precisamente: S. Nicola dei Poveri (oggi trasformata in abitazione), S. Andrea, SS. Salvatore e S. Nicola de Morgitiis.
La cappella si presenta ad unica navata; la parete di fondo presenta una nicchia centrale e due aperture laterali, che immettono nella piccola sacrestia.
La facciata è chiusa da una finestra campanaria e presenta un fregio nella parte terminale, su cui è posta l’iscrizione “IN HONOREM S. ANDREA APOLI E C.F. (P?) ASC(A)NIUS ABBATI A.S. MDCLXV”; ciò testimonia che nel 1665 la chiesa è stata ristrutturata.
Chiesa di S. Rocco
I diversi restauri, subiti dalla piccola cappella di San Rocco, purtroppo, non permettono di fare un’ipotesi sulla data di costruzione della stessa.
La chiesa ha, per gli irsinesi, un valore sociale e di devozione, perché legata alla festività di San Rocco, che si tiene a metà Agosto.
Sia l’esterno che l’interno sono privi di pregi particolari. Solo all’esterno, lungo il perimetro, si nota il particolare della “Romanella”.
Scrivi un commento