Radio, memoria viva

Radio, memoria viva

Nel suo pensiero settimanale, Vincenzo Corrado ricorda i 100 anni della radio in Italia, un “prezioso strumento che ha contributo allo sviluppo e al cambiamento del Paese”.
9 Ottobre 2024

“La guerra è finita, ripeto, la guerra è finita”. La trascrizione non trasmette l’emozione di Corrado Mantoni nel comunicare “una notizia straordinaria: le forze armate tedesche si sono arrese agli angloamericani”, ovvero la conclusione della Seconda guerra mondiale. Era il 9 maggio 1945 e l’annuncio non poteva che avvenire attraverso la radio. In questi giorni di commemorazione dei 100 anni della radio in Italia – l’inizio delle trasmissioni è datato 6 ottobre 1924 – vale la pena sfogliare l’album dei ricordi di questo prezioso strumento che ha contributo allo sviluppo e al cambiamento del Paese. Il pensiero corre subito all’attualità e quelle parole di Corrado suonano quasi come un auspicio, un desiderio, per l’oggi. Sarebbe bello, infatti, che nell’etere riecheggiasse quell’annuncio di speranza, apertura di una nuova era, finalmente di pace. Proprio come sottolineava Pio XII, sempre per radio, il 24 agosto 1939 per scongiurare invano un nuovo conflitto mondiale: “Nulla è perduto con la pace. Tutto può esserlo con la guerra. Ritornino gli uomini a comprendersi. Riprendano a trattare. Trattando con buona volontà e con rispetto dei reciproci diritti si accorgeranno che ai sinceri e fattivi negoziati non è mai precluso un onorevole successo”. La radio è memoria viva delle storture della storia, ma anche della grande bellezza che unisce nella narrazione e nell’ascolto. Un possibile regalo per questo importante compleanno? Sintonizziamoci sull’umanità e l’ascolto sarà assicurato!

Vincenzo

 

Redazione

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