Pentecoste, finisce il tempo pasquale

Riflessione sulla Pentecoste di don Ennio Tardioli, Cappellano del Distretto 73 del Serra Italia.

Con la solennità di Pentecoste finisce il tempo pasquale e ricomincia il tempo ordinario.

Giovanni nel Vangelo, Gv 15,26-27; 16,12-15, ci riporta nel cenacolo alla sera dell’ultima cena, dove Gesù consegna le Sue ultime volontà ai discepoli parlando dello Spirito Santo.

Egli conosceva la loro fragilità, per cui dice loro, che una volta asceso al cielo, avrebbe inviato lo Spirito Santo con il compito di far conoscere tutto quello che Lui aveva fatto e insegnato durante la vita terrena.

Questo stesso Spirito lo abbiamo ricevuto anche noi il giorno del Battesimo e della Cresima per essere testimoni delle cose belle che il Signore realizza nella nostra vita quotidiana.

Lo Spirito Santo, terza persona della Trinità, è Dio, lo riceviamo anche nella Confessione in cui viene effuso per la remissione dei peccati e nella Messa dove ci riunisce in un solo corpo.

Questo stesso Spirito continua oggi a guidare la Chiesa nel tempo e nella storia.

Gesù chiama lo Spirito Santo con il termine “Paraclito” che significa difensore, ma anche consolatore e Spirito di verità. Quindi sarà il Paraclito che sosterrà, difenderà e aiuterà i discepoli a testimoniare la Verità che è Gesù Risorto.

Lo stesso vale per noi. Anche nella nostra vita ci sono momenti inspiegabili ed inimmaginabili, invochiamo nella preghiera lo Spirito Santo con i suoi sette doni sapienza, intelligenza, consiglio, fortezza, scienza, pietà, timore di Dio.

Mettiamoci in ascolto e lasciamo agire in noi lo Spirito Santo per fare l’esperienza della consolazione.

Buona domenica di Pentecoste.

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Domenico Infante

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