Passio Christi. Un successo anche a Miglionico nella scorsa Settimana Santa

Tutto un paese mobilitato. La rappresentazione della "Passione" che è frutto della passione degli associati all’Oratorio ANSPI.

Si è svolta, nel pomeriggio della Domenica delle Palme, 13 aprile, la suggestiva rappresentazione scenica della Passione di Cristo fra le vie di Miglionico.

L’evento, organizzato da ANSPI Miglionico in collaborazione con la parrocchia Santa Maria Maggiore e il Comune – tutti hanno sostenuto le spese – ha messo in scena i momenti salienti del racconto della Passio Christi.

Il percorso si è snodato nelle suggestive vie del centro storico: ha visto l’ingresso di Gesù a Gerusalemme nella risistemata piazzetta Sant’Angelo per proseguire, poi, nei diversi vicoli; sino al momento della crocifissione vissuto nello spettacolare scenario della corte del castello del Malconsiglio.

Sei stazioni con 50 figuranti e una sapiente regia che hanno curato Katia Piaggione e Dora Radogna, ma, sicuramente, “il punto di riferimento di tutto l’evento – sottolineano proprio le due signore – è il parroco, don Egidio Musillo”.

Giovanni Centonze è stato il narratore-cronista, l’irsinese Francesco Caserta, vice presidente ANSPI Zonale Matera-Irsina, ha interpretato Gesù, Antonio Centonze Pietro, Antonio Cinnella Pilato. Poi, il coro parrocchiale, diretto dalla maestra Anna Maria Manzara e dal maestro Vincenzo Borelli.

“Lo sforzo è stato immane, le ragazze sono distrutte” riferisce don Egidio Musillo, parroco di Miglionico, poco prima dell’inizio dello spettacolo. “Sono stati giorni febbrili di preparazione”, conferma proprio Katia, una di loro.

A quello degli attori si è unito il lavoro dei volontari Open Culture 2019 che hanno collaborato nel garantire il servizio d’ordine nell’evento.

Non una novità per Miglionico lasciarsi coinvolgere in rappresentazioni sceniche della Passione, che anche quest’anno registra un bilancio di presenze all’attivo, segno questo che la cultura veicola attraverso anche queste tradizioni un flusso turistico non di poco conto. Del resto, la stessa Basilicata non può dirsi estranea alla tradizione delle rappresentazioni sacre nei riti della settimana santa, motivo questo per credere che Miglionico sia parte integrante di questo circuito culturale.

Il dato concreto rimane innanzitutto il legame che si ha con il proprio paese e con le proprie tradizioni, importanti nella misura in cui non solo promuovano lo sviluppo turistico ed economico quanto rimangano presidio culturale e sociale.

Non si può negare quanto queste manifestazioni diventino il movente per animare anche piccole comunità che, mai come in questi tempi, vedono nello spopolamento e nel ricambio generazionale delle vere e proprie criticità, a favore piuttosto di un sempre più importante esodo di fasce giovanili e intere famiglie.

Ma chi qui rimane certamente non ci rimane disoccupato.

Miglionico da questo punto di vista incassa ancora una volta il successo di aver promosso e realizzato un evento che, quasi in controtendenza con la velocità di un mondo frenetico, ha insegnato non solo a sapersi guardare l’un l’altro ma anche vivere intere ore di spettacolo dimenticandosi della fretta giornaliera.

Il lento vivere dei paesini e l’attaccamento alle tradizioni locali hanno vinto nuovamente!

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La Redazione

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