Nostalgia di casa

Quel desiderio di infinito in ognuno
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Pubblichiamo la prefazione al libro di Ernesto Di Fiore dal titolo «Nostalgia di casa» (Edizioni Paoline, 2021, pagine 352, euro 19).

Le storie della Bibbia non sono mai storie univoche, sono invece sempre storie ambigue ma nel senso positivo del termine. I racconti biblici infatti spalancano costantemente le storie a una infinita possibilità di introspezione e interpretazione. Ernesto Di Fiore ci offre una strada che tiene insieme dimensioni diverse: attraverso il testo biblico aiuta il lettore a fare un viaggio interiore che ha come scopo quello di trasmettere un’esperienza. La via esperienziale è infatti la via scelta da Gesù. Con l’evento dell’incarnazione noi sappiamo che Dio ha voluto trasmetterci la pienezza della rivelazione, cioè suo Figlio Gesù, non più solo attraverso la Legge, i Comandamenti, il semplice culto o religiosità, ma attraverso l’incontro con una persona viva, con un volto, una storia, una concretezza. Nell’uomo Gesù noi incontriamo il tutto di Dio. Ecco perché non dobbiamo mai avere paura di seguire la medesima via dell’incarnazione per metterci nello stesso solco tracciato da Cristo. Solo così ciò che può sembrare estremamente soggettivo in realtà può diventare la strada maestra per un più efficace incontro con Dio.

Abramo è per eccellenza l’uomo che lascia le proprie certezze, la propria casa, la propria appartenenza per mettersi alla ricerca di una casa, di un’appartenenza più grande. Tra tutti i personaggi biblici forse è quello che più riesce a farci intuire che la vita spirituale è sempre un viaggio fuori e dentro di noi. La via del cuore infatti non è una via che lascia indenne il mondo intorno a noi. Per poter incontrare Dio bisogna mettersi in gioco nelle relazioni, negli imprevisti, nel rapporto con i nostri limiti, le nostre paure ma anche le nostre potenzialità, i nostri talenti.

Le pagine scritte da don Ernesto Di Fiore, dei Missionari del Preziosissimo Sangue, sono un tentativo ben riuscito di evangelizzazione narrativa. Ci è sempre più facile identificarci con una storia che semplicemente rapportarci a un’idea giusta. Sono certo che scorrendo queste pagine ognuno potrà non solo sentire il calore di una storia ben raccontata ma sentirsi allo stesso tempo letto e capito con più profondità. In fondo ognuno di noi è Abramo, e ognuno ha una nostalgia che lo riporta alla sua vera casa.

Di Luigi Maria Epicoco dall’Osservatore Romano del 21 febbraio 2022

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Redazione

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