Una interessante catechesi quella che don Ivan Santacroce – oggi parroco a Terzo Cavone, ma figlio della comunità della Chiesa Madre di Montescaglioso – ha tenuto la sera del 2 gennaio a partire dal capolavoro di Mattia Preti, “L’Adorazione dei pastori”, custodito proprio nella Chiesa Madre montese.
“Il caravaggismo di Mattia Preti nella spiritualità adorante dei pastori” è stato il tema della catechesi teologica-artistica offerta alla comunità parrocchiale dei “Santi Pietro e Paolo” di Montescaglioso.
Come un viaggio insieme è stato l’intervento di don Ivan, fatto di semplicità e chiarezza. Seduti dinanzi a questa meravigliosa opera d’arte, nel tempo liturgico del Natale, grazie alle parole di don Ivan siamo riusciti ad entrare all’interno della scena di una delle quattro tele del ciclo pretiano che custodisce la Chiesa Madre montese.
La catechesi è stata scandita in due parti distinte. Nella prima, don Ivan ha presentato le caratteristiche tipiche del Caravaggismo e della sua accoglienza sincretica nel linguaggio di Mattia Preti. Poi, ha affrontato il dibattito sulla possibile/non-possibile identità autografa delle tele della Chiesa Madre e, inoltre, con un linguaggio semplice, ha presentato il senso della spiritualità pretiana e il contrasto caravaggesco fra luci ed ombre. Infine, don Ivan ha illustrato come siano giunte le tele di scuola pretiana a Montescaglioso e cosa offre Mattia Preti alla storia dell’arte e alla fede.
Nella seconda parte della catechesi, invece, i presenti sono stati guidati ad osservare ogni singolo personaggio della tela. Ad ognuno don Ivan ha associato un particolare aspetto dell’adorare. Infine, ha espresso il messaggio contemporaneo che ciascun pastore offre, illuminato da quel centro focale che è la luce scaturente dal Bambino Gesù.
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