O glorioso San Rocco, da secoli patrono della nostra città,
a te rivolgiamo la nostra preghiera,
consapevoli della tua potente intercessione che meritasti per la tua vita esemplare.
Per secoli hai beneficato Montescaglioso volgendogli il tuo sguardo benigno e amorevole.
Con queste parole inizia l’atto di affidamento a S. Rocco che i montesi recitano in queste serate di novena.
Sì, proprio oggi inizia questo cammino che accompagna sera per sera attraverso la riflessione dei sacerdoti montesi il popolo di Montescaglioso tutto – e tanti montesi migranti e fuorisede stanno ritornando a casa per l’occasione, e anche chi a questa comunità si sente legato – alle giornate del 15 e 16 agosto, solennità liturgiche dell’Assunta e di S. Rocco di Montpellier.
Ma a S. Rocco sono dedicati anche il 18 e il 20 agosto: “il 20 agosto è il giorno che in tanti attendono con ansia ogni anno e la ragione è semplice: in quel giorno si contempla con sguardo di fede l’incedere della bellissima immagine del nostro Patrono tra le vie della nostra città; è il giorno in cui tornano alla mente i ricordi legati all’infanzia, alla famiglia riunita; è il giorno della gioia di anziani, adulti, giovani e bambini. È la giornata più lunga e impegnativa dell’anno, ma non esiste stanchezza capace di toglierci dal cuore il desiderio di festeggiare ogni anno”, scrive nel messaggio alla comunità montese don Gabriele Chiruzzi, parroco della Chiesa Madre dei SS. Pietro e Paolo.
Don Gabriele: “Camminare insieme per liberare la società dal male”
Assieme al concetto per cui le “feste patronali possono davvero diventare strumento di progresso umano e spirituale per una comunità, a condizione che ognuno” con generosità e dimenticando l’interesse personale, l’auspicio del parroco che “San Rocco ci dia oggi e sempre, il gusto meraviglioso di sentirci figli di Dio, salvati da Cristo; uomini e donne in cammino, tutti insieme, sulle strade di questa nostra storia, che chiede di essere liberata dal male della corruzione, dello sfruttamento, dell’ingiustizia sociale, della decadenza morale. Noi dobbiamo essere promotori di questa liberazione, ce lo chiedono Gesù Cristo e il Santo che tanto diciamo di amare.
Il sindaco Zito: “Costruire la pace con atti concreti”
Ma “è impensabile – sono queste le parole del sindaco Vincenzo Zito – non rivolgere uno sguardo a ciò che accade nel mondo; è impensabile non invocare la pace. Ed allora lavoriamo nel nostro piccolo in semplici azioni di pace. Quelle azioni, apparentemente banali, che possano generare gentilezza e felicità in chi le riceve. Scambiamo un gesto di cortesia in più: facciamolo tra vicini, parenti, amici, colleghi, conoscenti”.
Ma la novità di questa edizione della festa è la presidenza del 37nne Vito Leonardo Cifarelli del Comitato Feste, ingegnere montese, cresciuto e formato nel nostro contesto locale, attivo nell’imprenditoria edile, che “con grande devozione e dedizione”, insieme alle autorità civili e militari, all’arciprete don Gabriele e, in primis, alla squadra del comitato, ha organizzato l’edizione 2024 di S. Rocco.
E come recita l’atto di affidamento a S. Rocco, proprio in questi momenti in cui sta iniziando la novena a lui dedicata,
affidiamo a lui noi stessi, le nostre famiglie, i nostri amici, i nostri sacerdoti, i nostri governanti,
perché ognuno possa riscoprire la bellezza di una fede autentica, che si alimenta della grazia dei sacramenti che produce frutti di misericordia, di giustizia, di pace e di verità.
Di seguito il programma dei festeggiamenti.
E buone feste a tutti! Vi aspettiamo numerosi!
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