Mons. Caiazzo in Diocesi di Cesena-Sarsina: il primo appuntamento con le autorità. Il popolo romagnolo accogliente oltre le aspettative

Dopo il “conforto” dei mille giovani della Diocesi all’Abbazia del Monte nel pomeriggio di sabato 15 marzo, un altro migliaio di cesenati – questa volta in prevalenza adulti – attendono trepidanti mons. Caiazzo in Piazza del Popolo nel pomeriggio del 16 marzo. Ricco e positivo il primo incontro tra il primo cittadino, on. Enzo Lattuca, e l’Arcivescovo Caiazzo.

Domenica 16 marzo: un pomeriggio carico di emozioni per il popolo della nuova Diocesi e, non di meno, per i materani e i calabresi che si sono recati a Cesena. Una luminosa domenica primaverile, a dispetto dell’allerta meteo paventata per il weekend.

Affollano i portici di palazzo Albornoz i sindaci dei comuni della Diocesi e diverse autorità civili e militari del territorio. Tra loro il prefetto Rinaldo Argentieri e il colonnello Samuele Sighinolfi, anch’essi reduci di anni di servizio a Matera dove hanno già incontrato mons. Caiazzo ai tempi della pandemia e della preparazione al Congresso Eucaristico Nazionale: quante coincidenze in queste giornate!

Accolto da un fragoroso applauso mons. Caiazzo giunge sul palco allestito per l’occasione, accompagnato dal vescovo uscente, mons. Regattieri, e dall’on. Enzo Lattuca, primo cittadino di Cesena nonché Presidente della Provincia di Forlì-Cesena.

È il sindaco che prende la parola con un messaggio concreto che parla al vescovo del popolo cesenate:

Oggi è un giorno particolare! Caro don Pino, le giunga il nostro più caro benvenuto nella città di Cesena. Imparerà presto a conoscere la nostra terra e la nostra gente: gente schietta, a tratti quasi irriverente verso le autorità, civili e religiose, certo non ossequiosa. Gente colta, ma non saccente. Solidale, operosa, fiera. Poco incline al lamentarsi, ma al fare. E l’alluvione di due anni fa ne è testimonianza. Ci sono tante questioni da risolvere: non è facile trovare la risposta più efficace e giusta. In alcuni casi la strada è quella di provarci insieme: nel rispetto dei ruoli e delle prerogative di ciascuno.

Lattuca guarda il vescovo, che annuisce, e continua, parlando – ad esempio – dei giovani, riferendosi all’incontro che il vescovo ha avuto con loro la sera precedente all’Abbazia del Monte, di cui “siamo rimasti tutti favorevolmente sorpresi”: “Stiamo facendo tanto, rispetto a ciò che può fare una pubblica amministrazione, ma c’è bisogno di qualcuno che ascolti le loro paure e preoccupazioni, angosce e aspirazioni per aiutarli a trovare la propria strada, uscire dall’isolamento e trovare la speranza, che li assecondi nei loro interessi senza giudicarli”.

E conclude: “Non vediamo l’ora di poter lavorare con lei, con il medesimo spirito di collaborazione che ha segnato il nostro rapporto con il vescovo Douglas”.

E all’applauso convinto che suggella il discorso seguono due doni.

La bicicletta restaurata dalle “Officine Popolari”, una sorpresa per tutti, il mezzo di locomozione che “esprime la cultura della nostra terra, lo strumento – continua Lattuca – che ha portato le donne a lavorare nella seconda guerra mondiale, uomini e donne a fare le staffette partigiane, con cui ci auguriamo potrà raggiungere almeno la parte pianeggiante della Diocesi”.

Poi, la poesia di una poetessa cesenate, Mariangela Gualtieri, “Bello mondo”, un’espressione di gratitudine di fronte alle bellezze del mondo intero, dalle manifestazioni culturali a quelle della natura: “Ringraziare desidero” l’espressione ricorrente nel testo.

Mons. Caiazzo, nel suo messaggio, ha ripreso il concetto dell’opportunità di lavorare insieme: “Abbiamo obiettivi comuni per i quali dobbiamo lavorare con spirito collaborativo”, ha letto, aggiungendo, poi, a braccio, guardando il sindaco: “Quindi, diciamo le stesse cose!”.

“Nutro un profondo apprezzamento per chi opera nella funzione pubblica e sostengo tutti voi con la mia preghiera nel pieno rispetto delle convinzioni personali”, ha sottolineato il vescovo. E conosciamo l’attenzione che negli anni dell’episcopato materano ha indirizzato, con tanti messaggi e incontri, alle autorità civili e militari. E ha annunciato di aver già preso il contatto di ognuno “per essere immediatamente in dialogo con ciascuno! E se inserirete – ha continuato Caiazzo – anche me nella vostra rubrica riceverete ogni domenica mattina una preghiera ispirata al vangelo di quella domenica”.

Infine, don Pino ha riportato agli amministratori presenti le parole che Papa Francesco rivolgeva ai politici nel messaggio per la Giornata Mondiale della Pace nel 2019, il cui tema era “La buona politica è al servizio della pace”:

Beato il politico che ha un’alta consapevolezza e una profonda coscienza del suo ruolo.

Beato il politico la cui persona rispecchia la credibilità.

Beato il politico che lavora per il bene comune e non per il proprio interesse.

Beato il politico che si mantiene fedelmente coerente.

Beato il politico che realizza l’unità.

Beato il politico che è impegnato nella realizzazione di un cambiamento radicale.

Beato il politico che sa ascoltare.

Beato il politico che non ha paura.

Riportiamo il testo completo del messaggio di mons. Caiazzo in Piazza del Popolo di Cesena alle autorità civili e militari.

Insieme, Vescovo e sindaci, hanno proseguito il loro cammino insieme al popolo in attento ascolto verso la Cattedrale dov’è iniziata la celebrazione di insediamento in Diocesi di Mons. Caiazzo, segno della “importanza di procedere uniti, mostrando un volto rinnovato delle istituzioni civili e militari, e della Chiesa, per servire con gioia la nostra terra e la nostra gente”, come don Pino stesso ha scritto nel suo messaggio.

Si ringrazia Cristina Garzone per le foto.

Scrivi un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

For security, use of Google's reCAPTCHA service is required which is subject to the Google Privacy Policy and Terms of Use.

Giuseppe Longo

Latest videos