9 giugno 1984: il diacono Biagio Colaianni viene ordinato presbitero dall’allora Arcivescovo di Matera-Irsina Michele Giordano.
10 Febbraio 2024: Mons. Colaianni, nominato Arcivescovo di Campobasso-Bojano il 6 dicembre 2023, viene ordinato vescovo da mons. Antonio Giuseppe Caiazzo.
12 giugno 2024: al compimento dei 40 anni di ordinazione sacerdotale, mons. Biagio Colaianni festeggia tale anniversario presso la Parrocchia “S. Giacomo” a Matera, sua ultima sede di governo parrocchiale, a cui è rimasto estremamente legato per la qualità umana della sua comunità. Ma forse anche perché, proprio nei suoi 12 anni di permanenza al ministero parrocchiale a S. Giacomo, don Biagio ha raggiunto la fase massima di maturazione umana e sacerdotate. Questa sua particolarità viene confermata dall’omelia fatta in occasione della Messa celebrata il 12 giugno.
E’ proprio nell’omelia che mons. Colaianni ha espresso parole chiare, teologicamente profonde ma semplici da intendere, tanto che – uscite dal suo cuore – hanno toccato in profondità il cuore dei presenti dai cui volti traspariva evidente gioia e commozione. E questi sentimenti venivano provati da una massa sterminata di fedeli “ammucchiati” nel vero senso della parola tanto era piena la chiesa con gente che era anche rimasta fuori la porta.
Un’omelia “vissuta” quella che don Biagio ha proposto all’attento popolo di Dio intrecciando l’esperienza personale e viva del proprio rapporto con Dio con la liturgia della Parola del giorno, in particolare, riferendosi ai 450 profeti di Baal messi alla prova da un solo profeta di Yahweh, Elia. E’ lui, Elia, solo, ma con Dio dalla sua parte, che vince. Questa la forza di chi ha Dio dalla sua. Questa la sorte di chi crede in Dio: si troverà a vivere anche momenti di piccolezza, di solitudine, di fallimento. Quello però il frangente in cui è possibile il manifestarsi della gloria di Dio e risultare vittoriosi. Come i seguaci di Elia poterono professare: “Dio è il Signore”.
Un altro aspetto caro a don Biagio, che non ha mancato di sottolineare nella sua riflessione, la fedeltà. L’unica condizione per permettere a Dio di manifestarsi o l’unica modalità possibile per consentire ad una qualsivoglia attività di essere efficace. E ha portato ad esempio coloro che di domenica in domenica, sistematicamente, partecipano alla celebrazione eucaristica, i ministranti sempre presenti, il coro sempre operativo.
Di seguito l’audio integrale dell’omelia.
Intanto, l’Eucaristia è stata concelebrata da ben 10 sacerdoti. Tra loro don Angelo Gioia che ha portato gli auguri di mons. Caiazzo il quale, per altri impegni urgenti, non ha potuto partecipare alla Messa.
Ma in chiesa eran presenti anche alcune persone provenienti dalla comunità parrocchiale di “S. Giovanni Battista” in Ferrandina, che rappresenta l’altra comunità servita per moltissimi anni da don Biagio Colaianni.
Il “Piccolo coro” – si fa per dire piccolo, ma così si chiama ancora il coro di S. Giacomo perché 30 anni fa, quando è nato, era piccolo e fatto di bambini – ha espresso il meglio di sè ancor auna volta durante la celebrazione e, poi, in una rassegna di canti seguente la celebrazione: “Sacerdote per sempre”, con dei pezzi armoniosi e potenti, espressione genuina di persone fortemente legate al “loro parroco”, a cui era dedicato. La potenza espressiva canora, il Piccolo coro l’ha tirata fuori, tra l’altro, nell’ultimo canto della celebrazione, quando ha cantato “Sacerdote per sempre” di Bianchi, toccando profondamente il cuore di don Biagio.
Dopo la celebrazione eucaristica e la rassegna musicale, una serata di allegria e fraternità negli spazi esterni della chiesa, particolarmente piacevole data la temperatura primaverile della serata. Tutta la bella comunità di S. Giacomo ha provveduto al buffet portando chi un rustico chi un dolce. Infine, due ottime torte di pasticceria e una bottiglia di Rum che i presenti hanno degustato con molto piacere.
Un evento di grande gioia per i suoi parrocchiani, molti dei quali hanno espresso il piacere di festeggiare don Biagio e di averlo avuto come parroco per quasi 12 anni. Ecco, di seguito, alcune delle loro testimonianze.
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