Fu una proposta dell’allora sindaco di Matera, Giuseppe Lamaccchia, rivolta al Consiglio Comunale nella “continuazione della seduta consiliare del 27/11/1954”, d’intesa con l’allora arcivescovo S.E.R. Mons. Giacomo Palombella, l’aggiunta dell’appellativo di ‘Civitas Mariæ’ (Città di Maria) a quello di ‘Città di Matera’.
“Il consiglio Comunale, espressione del popolo materano – che attraverso i secoli dimostrò nelle alterne vicende della sua storia la propria costante devozione alla Madre di Dio, invocando ancora e sempre da lei, nel dolce nome di ‘Madonna della Bruna’ la protezione sulla nostra città con la sua amorosa soavità materna, riponendo in lei ogni speranza per un mondo migliore permeato di umanità e comprensione, unito e affratellato nella luce dell’Evangelo, artefice della pace, della vera pace, risultante armoniosa dei valori degli uomini e degli stessi valori di Dio – a felice conclusione dell’Anno Mariano delibera di proclamare Matera città di Maria”.
Verbale seduta consiglio Comunale “in continuazione della seduta del 27/11/54”
35 votanti: 27 voti favorevoli, nessun contrario e 8 astenuti.
“Plaudo di gran cuore alla sua proposta – sono le parole dell’arcivescovo Palombella – di dichiarare ufficialmente Matera ‘Città di Maria’. La Vergine benedica la sua iniziativa che bene risponde alle esigenze delle nobili tradizioni mariane della città, da secoli irradiata dal sorriso della Vergine della Bruna ed eloquentemente esprime il suo voto, che facciamo nostro, che l’‘Anno Mariano’ segni per Matera, come così bene scrive il suo primo cittadino, l’inizio di un rinnovato e infiammato fervore di fede virgola di opere e di amore”.
Era il termine dell’Anno Mariano, indetto da papa Pio XII con l’enciclica “Fulgens corona”, in occasione del centenario della proclamazione del dogma dell’Immacolata Concezione della Vergine Maria.
Il giorno successivo dell’assise comunale, ricorda padre Marcello Morelli nella sua “Storia di Matera”, una folla numerosissima accalcata in via L. La Vista, presso l’allora palazzo di città, in religioso ascolto del sindaco che annunciava l’indissolubile legame tra “il nome di Matera e quello della Madre di Cristo” e proclamava “Matera Civitas Mariae”.
Un lungo e fragoroso applauso seguiva subito dopo lo svelamento della targa, ancora oggi presente. Quindi, l’affissione del proclama per le vie e piazze principali della città.
La scelta di dichiarare Matera “città di Maria” sarà poi confermata anche da Papa Giovanni Paolo II. Nel 1991, in occasione della sua visita in città, durante l’Eucaristia, il pontefice dichiarerà che «Matera è la diocesi della Visitazione e del Magnificat», ampliando quindi la caratterizzazione mariana all’intera Arcidiocesi di Matera-Irsina.
Un anniversario importante
In occasione del 70° 𝐚𝐧𝐧𝐢𝐯𝐞𝐫𝐬𝐚𝐫𝐢𝐨 𝐝𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐩𝐫𝐨𝐜𝐥𝐚𝐦𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 di 𝐌𝐚𝐭𝐞𝐫𝐚 𝐂𝐢𝐯𝐢𝐭𝐚𝐬 𝐌𝐚𝐫𝐢𝐚𝐞, diversi sono gli appuntamenti programmati.
V𝐞𝐧𝐞𝐫𝐝ì 29 𝐧𝐨𝐯𝐞𝐦𝐛𝐫𝐞, alle ore 19:30, verrà presentato nella Basilica Cattedrale di Matera il 𝐧𝐮𝐨𝐯𝐨 𝐚𝐛𝐢𝐭𝐨 𝐠𝐢𝐮𝐛𝐢𝐥𝐚𝐫𝐞 𝐝𝐢 𝐌𝐚𝐫𝐢𝐚 𝐒𝐚𝐧𝐭𝐢𝐬𝐬𝐢𝐦𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐁𝐫𝐮𝐧𝐚, creato dallo stilista 𝑴𝒊𝒄𝒉𝒆𝒍𝒆 𝑴𝒊𝒈𝒍𝒊𝒐𝒏𝒊𝒄𝒐.
L’abito, ispirato all’immagine della Madonna della Bruna rappresentata nel quadro in rame fatto realizzare nel 1856 dai devoti per la processione detta dei “Pastori”, è realizzato in duchesse di seta e doppiato in pizzo Valencienne con inserti di passamanerie artigianali ricamate a mano. Il corpetto dal taglio in stile tardo rinascimento è in jacquard di seta lavorato su antichi telai per preservarne la tradizione. Punto d’orgoglio per la camicia realizzata interamente a mano in merletto “puntino ad ago” lavorazione unica al mondo tramandata ancora da donne di Latronico. Infine, il mantello è realizzato in broccato di seta con inserti di rose, fiore di tradizione Mariana, a sbalzo in lamina d’oro e d’argento.
Inoltre, giovedì 5 dicembre ore 17:30 presso la Casa di Spiritualità “S. Anna”, un incontro culturale con la biblista Rosanna Virgili, il mariologo e scrittore don Filippo Celona e Marco Pelosi.
L’effige della Madonna, abitualmente conservata in S. Francesco, da qualche giorno è in Cattedrale per l’importante anniversario, tornerà a S. Francesco accompagnata da una fiaccolata la sera di domenica 8 dicembre, solennità dell’Immacolata Concezione di Maria.
Altre iniziative per questa data importante
Cogliamo l’occasione per segnalare altre due iniziative per i 70 anni di Civitas Mariae.
La prima. Qualcuno di voi avrà notato in alcune rotatorie della città di Matera delle installazioni artistiche poste su totem in cemento armato di un metro e mezzo per due metri, poste in luoghi altrimenti anonimi della nostra città come le rotatorie che si trovano in prossimità dei diversi ingressi, alcune recanti icone mariane e altre i momenti salienti della Festa della Bruna.
Si tratta di realizzazioni a cura di artisti locali e alcuni del Liceo Artistico di Matera distinte in due percorsi.
Vi è il network “Matera Civitas Mariae”, costituito dalle seguenti opere:
- la Madonna de Idris, di Giuliana Candeliere, posta all’ingresso di Matera nello spartitraffico di via Timmari;
- la Madonna della Bruna, di Vincenzo Mega, alunno del Liceo Artistico di Matera “C.Levi”, sita all’ingresso di Matera di viale C. Levi;
- la Madonna di Picciano, di Maria Paolicelli, ubicata all’ingresso di Matera per via Granulari;
- la Madonna delle Vergini, di Stefano Durante, collocata rotatoria tra via La Martella , via Olivetti e viale Italia;
- la Madonna della Palomba, di Sabrina Pugliese, situata nella rotatoria tra via don L. Sturzo, via Gravina, via Dante.
Inoltre vi è il network di opere che formano il progetto su un portale - L’Associazione Maria Santissima della Bruna ha presentato il progetto 𝐌𝐚𝐭𝐞𝐫𝐚 𝐂𝐢𝐯𝐢𝐭𝐚𝐬 𝐌𝐚𝐫𝐢𝐚𝐞: si tratta di una serie di 𝗶𝗻𝘀𝘁𝗮𝗹𝗹𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗮𝗿𝘁𝗶𝘀𝘁𝗶𝗰𝗵𝗲 𝗿𝗲𝗮𝗹𝗶𝘇𝘇𝗮𝘁𝗲 𝗱𝗮 𝗮𝗿𝘁𝗶𝘀𝘁𝗶 𝗲 𝗮𝗿𝘁𝗶𝘀𝘁𝗲 𝗱𝗲𝗹 𝘁𝗲𝗿𝗿𝗶𝘁𝗼𝗿𝗶𝗼 𝗶𝗻𝘀𝗶𝗲𝗺𝗲 𝗮𝗱 𝗮𝗹𝗰𝘂𝗻𝗶 𝗮𝗹𝗹𝗶𝗲𝘃𝗶 𝗱𝗲𝗹 𝗟𝗶𝗰𝗲𝗼 𝗔𝗿𝘁𝗶𝘀𝘁𝗶𝗰𝗼 𝗱𝗶 𝗠𝗮𝘁𝗲𝗿𝗮, collocate all’ingresso della città e nelle principali rotatorie per abbellire questi spazi periferici.
Inoltre, contestualmente è possibile ammirare anche l’insieme dei pannelli “La Bruna Itinerante”, rappresentanti i principali momenti della festa:
- la processione dei pastori – Batteria, di Mimmo Taccardi, posto nella Rotatoria del Pino (via Timmari verso via Cappelluti);
- la processione dei pastori – Quadro, di Mimmo Taccardi, sito nella rotatoria via Dante angolo via Manzoni;
- i cavalieri, di Giuliana Candeliere, collocato nella rotatoria del Pino (via Aldo Moro verso viale Nazioni Unite);
- la processione del carro, di Giuseppe Montemurro, ubicato nella Rotatoria via Dante direzione via dei Normanni;
- lo strazzo del Carro, di Morea Uma, Studentessa Liceo Artistico “C. Levi”, situato nella Rotatoria via don L. Sturzo – via Dante verso via Gravina.
La seconda. Il progetto delle nuove Corone per la Sacra Effige della nostra Protettrice, avviato d’intesa con l’Arcivescovo S. E. Mons. Antonio Giuseppe Caiazzo e presentato venerdì 18 ottobre, alle 19:30, nella Basilica Cattedrale. Un titolo ad effetto: “𝑳𝒆 𝒗𝒊𝒆𝒏𝒊 𝒊𝒏𝒄𝒐𝒏𝒕𝒓𝒐 𝒄𝒐𝒏 𝒍𝒂𝒓𝒈𝒉𝒆 𝒃𝒆𝒏𝒆𝒅𝒊𝒛𝒊𝒐𝒏𝒊, 𝒍𝒆 𝒑𝒐𝒏𝒊 𝒔𝒖𝒍 𝒄𝒂𝒑𝒐 𝒖𝒏𝒂 𝒄𝒐𝒓𝒐𝒏𝒂 𝒅𝒊 𝒐𝒓𝒐 𝒇𝒊𝒏𝒐” (cfr Salmo 21, 4).
Perché questo progetto. Il capo della Vergine e quello del Figlio che tiene in braccio sono cinti da diademi preziosi eppure, come riferito da fonti storiche, per ben due volte mani empie li hanno sottratti: una prima volta (nel 1964) quando furono trafugate le corone concesse dal Capitolo Vaticano con cui, nel 1843, fu incoronata l’immagine della Bruna che viene intronizzata in cattedrale; una seconda volta (1983) quando furono rubate, invece, quelle che impreziosivano l’immagine della Bruna portata in trionfo sul carro. Mentre nel primo caso già l’anno successivo (1965) si pose rimedio incoronando nuovamente l’effigie, nel secondo caso sul capo della Madonna del carro furono prese in prestito corone d’argento di altre statue, e quelle sono rimaste tuttora.
Per questo è stata lanciata l’iniziativa di realizzare, con il supporto della collettività, nuovi diademi non tanto per riparare al gesto sacrilego perpetrato nel 1983, quanto per evidenziare un corale segno tangibile a conferma del plurisecolare amore filiale che il popolo nutre per la sua Santa Protettrice, manifestato in occasione della festa del 2 luglio e ogni giorno attraverso una sentita e nutrita partecipazione.
Chi desidera offrire il proprio sostegno al progetto di realizzazione delle nuove corone per la sacra effige della nostra Santa protettrice, può prendere parte all’iniziativa secondo le modalità qui riportate:
- un versamento sull’IBAN: IT28 R 08338 16100 0130 1300 1285, indicando come causale “Adesione all’iniziativa nuove corone per la Madonna della Bruna”;
- L’acquisto di uno o più ticket presso la sede dell’Associazione Maria SS. della Bruna (Piazza S. Francesco 1)
- La consegna di monili e preziosi presso la Gioiellerisa Iacovone (via XX Settembre, 4 – Matera)
Si ringraziano quante e quanti parteciperanno.
Ogni offerente verrà inscritto/a nell’albo dei donatori ad imperitura memoria.
Allora, buon 70° di questa data a tutti i materani!
Scrivi un commento