C’è aria di festa in città: nell’aria aleggia la musica della banda, in Cattedrale si odono la Lauda alla Madonna della Bruna e il canto del Magnificat, risuona qua e là la voce di don Francesco Di Marzio, delegato arcivescovile, che di tanto in tanto acclama: “Evviva, Maria!”, non passano inosservati i colori vivaci dei pennacchi dei cavalieri e tanto popolo di Dio si dirige festoso e devoto verso la Cattedrale, pieno di quel senso di appartenenza alla città che ha per protettrice la Madonna della Bruna.
“Per me è sempre una grande emozione rivedere questo momento. Dopo un breve momento di preghiera, la Madonna è stata portata a spalla dai cavalieri, dall’Associazione Maria SS. della Bruna”, sono queste le parole di Cristina Garzone, a cui va il nostro ringraziamento per le foto contenute in questo articolo, che per il decimo anno di seguito immortala le visuali più originali della festa con la sua Canon Eos 5D Mark.
Ore 18:30. S. E. Mons. Antonio Giuseppe Caiazzo, Arcivescovo di Matera-Irsina e Vescovo di Tricarico, è accompagnato dal Concerto bandistico “Città di Matera” dal palazzo arcivescovile alla Chiesa di San Francesco d’Assisi dove, dopo un canto iniziale e l’orazione di colletta della Festa della Visitazione, presiede la processione della sacra immagine di Maria SS. della Bruna attraverso via del Corso e via delle Beccherie.
Una processione tanto partecipata, anche da diverse famiglie. È stato bello vedere tante mamme incoraggiare durante la processione i bambini a lanciare un bacino alla Madonna e al Bambinello che Maria porta in braccio.
Ore 19. Ecco che – accolta da uno scrosciante applauso, dalle invocazioni “Evviva, Maria!” e dal canto “O Maria quanto sei bella” sostenuto dall’intera assemblea – la sacra effige di Maria entra in una Cattedrale gremitissima dov’è solennemente intronizzata sotto il baldacchino appositamente preparato sormontato dalla maestosa corona che vi campeggia tutto l’anno.
Questo un fuori programma: l’intronizzazione in cattedrale doveva aver luogo, come da tradizione di questi ultimi anni, dopo l’Eucaristia celebrata in Piazza S. Francesco d’Assisi. Ma i lavori ancora in corso hanno imposto questo cambio di programma.
Ore 19:20. S. E. Mons. Arcivescovo presiede la Celebrazione Eucaristica nella XII domenica del Tempo Ordinario, concelebrata da diversi canonici del Capitolo Cattedrale e dal delegato arcivescovile don Francesco di Marzio. Ogni giorno della novena è animata da una o più comunità parrocchiali e gruppi/associazioni ecclesiali. Apre le danze la Parrocchia di S. Giuseppe Artigiano insieme all’Associazione Maria SS. della Bruna, alla Confraternita dei Pastori della Bruna, all’Associazione Cavalieri di Maria SS. della Bruna, agli Angeli del Carro, ai Pastori dell’Anima e allo Staff dell’Auriga, all’UNITALSI e ai Cavalieri del S. Sepolcro. L’animazione canora è affidata, come per tutto il resto della Novena, alla Polifonica “Cantori Materani”.
Un’omelia incisiva e breve quella dell’arcivescovo che ha richiamato la prima lettura e il brano del vangelo della tempesta sedata: l’Arcivescovo ha declinato il messaggio invitandoci a sentirci tutti sulla stessa barca. Si propone l’audio integrale di questo momento.
Prima della benedizione conclusiva l’Arcivescovo, insieme ai sacerdoti, si è portato all’altare della Madonna della Bruna per offrire l’incenso cantando il Magnificat.
L’associazione Maria SS. della Bruna, la Confraternita i Pastori della Bruna, l’Associazione Cavalieri di Maria SS. della Bruna, gli Angeli del Carro, i Pastori dell’Anima e lo Staff dell’Auriga rappresentati dai rispettivi presidenti hanno compiuto tutti insieme l’atto di affidamento a Maria SS. della Bruna.
E così, terminata la celebrazione, di corsa verso la fabbrica del carro, appuntamento immancabile per il popolo materano, curioso di conoscere i tratti dell’opera di Francesca Cascione.
Un bel momento di preghiera in cui il Diacono Don Davide Fusiello ha proclamato il brano dei discepoli di Emmaus, protagonisti dell’edizione 2024 del carro trionfale.
Quindi l’ammonizione del vescovo e del sindaco. Un bellissimo show sceno-illuminotecnico realizzato e offerto da Carlo Iuorno e poi un grandioso spettacolo pirotecnico hanno catalizzato l’attenzione della città, letteralmente travasatasi da ogni zona nel cortile antistante la fabbrica del carro. Unanime il giudizio estremamente positivo dell’opera, in cui i discepoli di Emmaus sono originalmente rappresentati come una coppia di sposi.
Denso di significato il momento della firma del carro da parte dell’artista Cascione, che a memoria ci sfugge ripensando alle altre edizioni, e commovente la benedizione da parte dell’Arcivescovo di quel carro addobbato su cui – racconta la leggenda – Maria avrebbe desiderato entrare in città ogni anno. E se il tenore di tutti i festeggiamenti sarà pari al primo giorno del novenario, come indica l’opuscolo che contiene il programma, davvero grandiosi potranno definirsi.
Perché ci prepariamo alla festa proprio nove giorni prima?
La novena in prossimità di una festa, specialmente se riguarda la Vergine Maria, ci vuole ricordare l’attesa della vita che si forma nel grembo materno proprio nel tempo di nove mesi. Un tempo di attesa, un tempo per prendersi cura e per stimolare la riflessione a non compiere solamente dei riti, come ha sottolineato l’Arcivescovo, ma a comprendere il vero senso dei Grandiosi Festeggiamenti in onore di Maria SS. della Bruna.
Evviva Maria!
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