Madonna della Bruna, ancora in peregrinatio. Ultima tappa prima della Novena: Parrocchia S. Giuseppe Artigiano (Matera)

Dopo la peregrinatio per i centri della Diocesi della Zona Pastorale “Mare”, nel triduo precedente l’inizio della Novena, la sacra effige della Bruna (quella che va sul carro, per intenderci, visto che ce ne sono due) ha visitato la Parrocchia di S. Giuseppe Artigiano. La statio presso una Parrocchia della città nei giorni 20-22 giugno è una tradizione ormai giunta al terzo anno: l’effige si fermò nel 2022 a S. Giacomo e nel 2023 a S. Agnese. Un triduo intenso che ha lasciato ricchezza di emozioni e uno stimolo a pregare, oltre che il bel ricordo di due concerti mariani. Un’occasione di evangelizzazione per il quartiere. Un modo per essere vicina alle persone più fragili

La Madonna ci accompagna e “ci fa il dono della sua visita” (don Francesco Di Marzio)

Abbiamo atteso da tempo questo momento, che ha permesso di avvicinarci di più alla nostra Madre, Maria SS. della Bruna, protettrice della nostra città.

Aver ricevuto questa importante visita è stato per noi un grande onore.

La Madre che va ad incontrare i propri figli: può destare stupore questo. È quello che abbiamo letto nei volti dei parrocchiani che chiedevano il motivo degli addobbi nel quartiere.

Di solito avviene il contrario: con la solennità del 2 luglio è il popolo che rincorre Maria nelle processioni.

È stata un’esperienza da non dimenticare, averla in casa con l’opportunità di sedersi in chiesa, nel silenzio fino a tarda ora, per cogliere dal suo sguardo tutto l’amore materno che racconta la sua vita.

Dinanzi a questo grande dono, perché tale è stato, tutte le fatiche per l’allestimento del quartiere e la preparazione della processione, svolte da coloro che si sono impegnati nell’accoglienza, compresi i bambini e gli animatori del Centro Estivo, erano superate e dimenticate.

La presenza anche di alcuni fedeli di S. Giacomo

“È stato bello seguirla in processione e siamo stati contenti di aver servito come ministranti le celebrazioni in cui lei era presente – riferisce Mara Cancelliere, responsabile del Gruppo Ministranti della Parrocchia “S. Giacomo” – anche per dare una mano a don Nicola, per esprimere con concretezza la gratitudine per il suo ministero di amministratore in parrocchia dal momento della nomina ad Arcivescovo di Campobasso del nostro parroco”.

“Un’emozione fortissima, continua Mara. La peregrinatio è un’iniziativa molto utile per chi alla festa della Bruna non può partecipare: ammalati, anziani… che possono così comunque incontrare la Madonna in un ambiente familiare”.

Un’attesa che si fa realtà

Terminata la celebrazione in Basilica Cattedrale, giovedì 20 giugno – solennità di S. Giovanni da Matera – la sacra effige della Bruna è stata accolta con tutta la familiarità e la semplicità che ci appartiene da un nutrito gruppo di parrocchiani in via E. De Martino, una delle zone periferiche della Parrocchia.

In processione, ha raggiunto Piazza degli Olmi, dove erano radunate le famiglie e i bambini dei diversi gruppi di catechesi e quelli dell’Associazione “L’Aquilone” (i piccoli rappresentanti dei “Cavalieri della Bruna”), che l’hanno accolta con un momento di preghiera.

In corteo si è giunti in parrocchia dove con fuochi pirotecnici, la gioia dei bambini e della comunità, alla presenza del clero – don Francesco Di Marzio, Delegato arcivescovile nel Consiglio di Amministrazione dell’Associazione “Maria SS. della Bruna”, don Angelo Gallitelli, parroco della Cattedrale “Maria SS. della Bruna”, don Pasquale Giordano e don Nicola Gurrado, parroco della comunità accogliente – è avvenuta la benedizione del “Carro della Brunetta”.

A seguire, un momento di preghiera in chiesa, che ciascuno ha prolungato a suo piacimento.

Don Angelo Gallitelli: “Maria, come Luigi Gonzaga, ha accumulato tesori in cielo”

Venerdì 21 giugno, ha presieduto l’Eucaristia don Angelo Gallitelli, parroco della Cattedrale, che nell’omelia ha evidenziato “come Maria e il santo del giorno, Luigi Gonzaga, non hanno fondato la loro vita sui beni materiali ma hanno accumulato ‘tesori in cielo’, perché lì hanno trovato il ‘loro cuore’: un cammino di perfezione e santificazione nell’ordinarietà della propria vita: ‘lì dov’è il tuo tesoro, là sarà anche il tuo cuore’” (Mt 6, 21, il versetto di sintesi di tutto il brano di Vangelo ascoltato).

A seguire, il ricco concerto “Magnificat”, eseguito dalle polifoniche “Cantori Materani” e “Pierluigi da Palestrina”, dirette dai maestri Alessandra Barbaro e Carmine A. Catenazzo. È il solstizio d’estate, il giorno in cui in Europa dal 1985 si celebra la Festa della Musica. E il concerto ha presentato vari secoli di storia della musica sacra, dal rinascimento ai giorni nostri: un inno di lode e gratitudine alla Vergine Maria.

Don Francesco Di Marzio: “Tante le tempeste nella vita di Maria”

Un’altra bella serata, sabato 22 giugno. Prima, la celebrazione, presieduta da don Francesco Di Marzio che, partendo dal brano evangelico della tempesta sedata (Mc 4,35-41) ha evidenziato come tutta la vita di Maria fu un succedersi di tempeste, dall’Annunciazione alla croce, passando per una moltitudine di eventi tempestosi: la ricerca affannosa di un luogo dove partorire a Betlemme, la fuga in Egitto, lo “smarrimento”, e il rimprovero, di Gesù nel tempio. E anche nelle nostre vite, ognuna a modo suo tempestosa, il Signore ci invita a “far da noi”, perché si fida di noi, e dorme. Solo dopo che abbiamo fatto il nostro, possiamo invocare Gesù, disturbandolo anche dal sonno, e allora, anche le forze della terra e del mare si sottometteranno a Lui.

Quindi, un altro bel momento culturale: il concerto “Tributum Madonna Bruna”, a cura della Polifonica “Rosa Ponselle”, diretta dal M° Giuseppe Ciaramella, una trentina di elementi e quattro soprane. Dopo la “Lauda alla Madonna della Bruna”, di V. Ferroni, cantata da soliste e coro, tutti insieme, in una successione di “Ave Maria” – tra cui quella di Schubert a di Gounod – cantate alcune dall’intero coro, altre da una delle soprane. Infine, alcune laude popolari patrimonio delle nostre liturgie (“Andrò a vederla un dì”, “O Maria, quanto sei bella”, …).

Infine, la partenza dell’effige di Maria, già programmata per la sera del 22 giugno, ma per cui è stata concordata tra don Francesco e don Nicola, una dilazione di mezza giornata, per accrescere la presenza tra la comunità di S. Giuseppe, in particolare tra i ragazzi che solitamente frequentano la parrocchia per la messa comunitaria delle ore 11. Così, sul camion rosso di Santantonio, tra applausi gioiosi ed “Evviva, Maria!”, salutata dalla comunità festante presente alla celebrazione eucaristica, poco dopo mezzogiorno di domenica 23 giugno l’effige è partita per far ritorno a casa.

I bambini di prima comunione con le loro famiglie, il parroco e l’effige di Maria

Siamo sicuri che non dimenticheremo questo momento vissuto, ricco di emozioni, di preghiera, di ascolto, non saremo soli in quanto la “Madonna ci accompagnerà” per le strade della nostra vita.

Evviva, Maria!

Si ringrazia il giovane Nicola Iacovuzzi per le foto.

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