Lo afferma un comunicato del Direttore della Sala Stampa vaticana, Matteo Bruni. Francesco è in buone condizioni generali, vigile e in respiro spontaneo, si legge nel testo. L’intervento durato 3 ore
Sta bene papa Francesco, dopo l’intervento di ieri, domenica 4 luglio, al colon. E fra sette giorni, salvo complicazioni, potrà tornare in Vaticano. Lo fa sapere un comunicato del direttore della Sala Stampa vaticana Matteo Bruni, diffuso a mezzogiorno.
«Sua Santità Papa Francesco è in buone condizioni generali, vigile e in respiro spontaneo – si legge nel testo -. L’intervento chirurgico per la stenosi diverticolare effettuato nella serata del 4 luglio ha comportato una emicolectomia sinistra ed ha avuto una durata di circa 3 ore. Si prevede una degenza di circa 7 giorni salvo complicazioni».
Al momento non sono previsti altri bollettini medici in giornata. Il che significa che il decorso procede in maniera assolutamente normale. Si è saputo che papa Francesco è assistito, oltre che dal personale medico e infermieristico del Gemelli, anche da un esperto infermiere in servizio presso il Vaticano, Massimiliano Strappetti. Al Gemelli è inoltre presente una rappresentanza della Gendarmeria Vaticana e un responsabile per la sicurezza che affianca la polizia di Stato.
Decine di messaggi di auguri sono arrivati al Papa in queste ore, da capi di Stato e autorità religiose. Oltre a quello di ieri, domenica, del presidente Sergio Mattarella, oggi sono arrivati gli auguri di pronta guarigione e rapida convalescenza del premier Mario Draghi. Gualtiero Bassetti, presidente della Cei, ha espresso la vicinanza delle “nostre Chiese, delle nostre comunità e dei nostri fedeli”.
Papa Francesco, per ricoverarsi al Gemelli e sottoporsi all’operazione programmata, ha atteso l’inizio del mese di luglio, in cui come di consueto riduce gli impegni e soprattutto interrompe le udienze, sia quelle generali del mercoledì che quelle con i capi dicastero o quelle con gruppi, personalità, capi di Stato e di governo.
Di Mimmo Muolo, lunedì 5 luglio 2021 dal sito di Avvenire.
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