È dedicata alla speranza la nuova lettera di mons. Antonio Giuseppe Caiazzo ai fedeli delle diocesi di Matera-Irsina e di Tricarico in vista del Giubileo che Papa Francesco ha indetto per il 2025.
“Siamo tutti viandanti in un mondo che corre e che non ha tempo per fermarsi, ascoltare, vedere, toccare la vita. Anzi viviamo il tempo più tragico dell’umanità a causa del disprezzo dell’esistenza.”
Proprio in questo scenario mondiale malato, segnato da guerre, da drammi familiari, dalla manipolazione delle coscienze, dalle conseguenze di un clima impazzito i cristiani sono chiamati a portare speranza e a sanare il mondo.
“La risurrezione di Cristo è il cuore generante della speranza cristiana” sottolinea nella sua lettera pastorale mons. Caiazzo che poi aggiunge – “Oggi, ancora una volta, come Chiesa nel nostro territorio di Matera-Irsina e di Tricarico, siamo chiamati a guardare le tante mani inaridite, le tante paralisi spirituali, la disperazione dalle tante grida di dolore a causa di ingiustizie, per essere sanati dalla presenza viva e reale di Gesù nell’Eucaristia che ci dice di tendere a lui tutte le mani. Questa è la nostra speranza.”
È una chiesa missionaria radicata nella comunione quella a cui rimanda la lettera pastorale di mons. Caiazzo che ricorda il monito di San Pietro alla prima comunità cristiana, una comunità che seppe dare testimonianza di un modo diverso di vivere, pur in un contesto culturale ostile, sapendo dare ragione a tutti della propria speranza.
Di seguito il testo della lettera:
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