La testimonianza della Parola
È giunta alla terza edizione la celebrazione della domenica della Parola di Dio che ogni anno cade nella terza domenica del tempo ordinario, quando la liturgia della Parola ci parla della Parola di Dio.
Da sempre proclamata, spiegata – come, domani ascolteremo nella prima lettura, ad opera del sacerdote Esdra – è stata, prima per il popolo ebraico, poi per quello cristiano, luce e guida nel cammino della vita.
“La non conoscenza della Parola di Dio è ignoranza di Cristo”
diceva nel IV secolo S. Girolamo che tradusse la Bibbia in latino.
Sebbene il Concilio Ecumenico Vaticano II con la costituzione “Dei Verbum” abbia concorso a rilanciare la conoscenza della Parola, al mondo d’oggi la Parola di Dio è alle volte la grande assente di coloro che pure ritengono di essere cristiani “doc”.
“Quando l’uomo comincia a leggere le divine scritture, Dio torna a passeggiare con lui nel Paradiso Terrestre” (Sant’Ambrogio)
Un’idea di papa Francesco
Così, papa Francesco, come con altri temi – tra cui la “misericordia” che è stata al centro di un Giubileo straordinario -, nel 2019 ha lanciato l’iniziativa della Domenica della Parola, meglio la “Festa della Parola di Dio” con la lettera apostolica “Aperuit illis” (AI). “Aprì loro il senso delle scritture” è il titolo in italiano della lettera ed è riferita ai discepoli di Emmaus che ascoltarono per bocca di Gesù risorto quanto a Lui si riferiva della Legge e dei profeti.
“Le comunità troveranno il modo per vivere questa Domenica come un giorno solenne. Sarà importante, comunque, che nella celebrazione eucaristica si possa intronizzare il testo sacro, così da rendere evidente all’assemblea il valore normativo che la Parola di Dio possiede. In questa domenica, in modo particolare, sarà utile evidenziare la sua proclamazione e adattare l’omelia per mettere in risalto il servizio che si rende alla Parola del Signore.
È fondamentale, infatti, che non venga meno ogni sforzo perché si preparino alcuni fedeli ad essere veri annunciatori della Parola con una preparazione adeguata, così come avviene in maniera ormai usuale per gli accoliti o i ministri straordinari della Comunione.
I Vescovi potranno in questa Domenica celebrare il rito del Lettorato o affidare un ministero simile” (AI, 3).
Così, in questa domenica per mano del Vescovo di Roma, in S. Pietro, viene affidato ad una quindicina tra uomini e – la prima volta – donne rappresentanti il popolo di Dio dei cinque continenti il ministero del lettorato e dell’accolitato. E nella stessa celebrazione, come stabilito dalla lettera “Antiquum ministerium”, verrà conferito ad altri laici il ministero di catechista.
Prassi pastorali
Un sussidio aiuta ogni anno gli operatori pastorali a tradurre in prassi tali indicazioni: https://bce.chiesacattolica.it/2022/01/12/sussidio-per-la-celebrazione-della-domenica-della-parola-di-dio/.
La “testimonianza della Parola” è il tema della Domenica della Parola di quest’anno: la Parola testimonia la vita in Cristo e noi siamo chiamati con la nostra vita a rendere testimonianza della Parola di Dio nella nostra vita.
La Domenica della Parola di Dio ci stimola a riprendere in mano la Parola, a leggerla, a meditarla. Nell’occasione di questa domenica potremmo prendere la buona abitudine di meditare, al mattino, il Vangelo del giorno per lasciarci da esso guidare nell’arco di tutta la giornata. Non di meno utile sarebbe riscoprire il metodo della lectio divina, tramandatoci da uomini che erano in intimità profonda con Dio.
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