Il 24 gennaio la seconda edizione
“A conclusione del Giubileo straordinario della misericordia avevo chiesto che si pensasse a «una domenica dedicata interamente alla Parola di Dio, per comprendere l’inesauribile ricchezza che proviene da quel dialogo costante di Dio con il suo popolo»” (Lett. ap. Misericordia et misera, 7).
“L’ignoranza delle Scritture è ignoranza di Cristo”, diceva nel V secolo san Girolamo. Così, nel 2017 la domenica di settembre che precedeva la sua memoria liturgica è stata dedicata alla Parola di Dio: momenti liturgici di intronizzazione della Parola o dell’Evangelario nelle nostre chiese parrocchiali, momenti di festa nelle piazze in cui si vendevano copie della Bibbia e si distribuivano brochure che invitavano alla lettura del nostro testo sacro, incontri di lectio divina…
Nel 2019, all’inizio del 1600° anniversario della morte di S. Girolamo papa Francesco ha meglio puntualizzato questo suo desiderio con la lettera “Aperuit illis”: “Aprì loro gli occhi”, sarebbe l’incipit in italiano e rimanda alla vicenda dei discepoli di Emmaus, a cui Gesù si fece prossimo per spiegar loro le scritture.
“La III Domenica del Tempo Ordinario sia dedicata alla celebrazione, riflessione e divulgazione della Parola di Dio. Questa Domenica della Parola di Dio verrà così a collocarsi in un momento opportuno di quel periodo dell’anno, quando siamo invitati a rafforzare i legami con gli ebrei e a pregare per l’unità dei cristiani” (Aperuit illis).
“Le comunità troveranno il modo per vivere questa Domenica come un giorno solenne. Sarà importante, comunque, che nella celebrazione eucaristica si possa intronizzare il testo sacro, così da rendere evidente all’assemblea il valore normativo che la Parola di Dio possiede” (Aperuit illis).
“I Vescovi potranno in questa Domenica celebrare il rito del Lettorato o affidare un ministero simile, per richiamare l’importanza della proclamazione della Parola di Dio nella liturgia. […] Alla stessa stregua, i parroci potranno trovare le forme per la consegna della Bibbia, o di un suo libro, a tutta l’assemblea in modo da far emergere l’importanza di continuare nella vita quotidiana la lettura, l’approfondimento e la preghiera con la Sacra Scrittura, con un particolare riferimento alla lectio divina.
È diventata ormai una prassi comune vivere dei momenti in cui la comunità cristiana si concentra sul grande valore che la Parola di Dio occupa nella sua esistenza quotidiana. Esiste nelle diverse Chiese locali una ricchezza di iniziative che rende sempre più accessibile la Sacra Scrittura ai credenti, così da farli sentire grati di un dono tanto grande, impegnati a viverlo nel quotidiano e responsabili di testimoniarlo con coerenza.
Il Concilio Ecumenico Vaticano II ha dato un grande impulso alla riscoperta della Parola di Dio con la Costituzione dogmatica ‘Dei Verbum’ […], nel 2008 Benedetto XVI convocò un’assemblea sinodale ad hoc, in seguito alla quale pubblicò l’Esortazione Apostolica ‘Verbum Domini’” (cfr. Aperuit illis).
È tempo di riscoprire sempre più i tesori delle Sacre Scritture divenute, nel tempo patrimonio dei soli religiosi, interdette ai laici, sino al Concilio che ha ridato ad esse centralità anche nella celebrazione eucaristica. “Il giorno dedicato alla Bibbia vuole essere non ‘una volta all’anno’, ma una volta per tutto l’anno”, sottolinea ancora papa Francesco.
Questa seconda “domenica della Parola di Dio” ci possa aiutare a stringere un rapporto sempre più intimo con essa.
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