All’incontro, organizzato dalla Consulta diocesana delle aggregazioni laicali (CDAL) in collaborazione con l’Associazione culturale Pier Paolo Pasolini di Matera e l’Archivio Notarangelo, è intervenuto, oltre all’autore, Roberto Chiesi, critico cinematografico e responsabile del Centro studi Archivio Pier Paolo Pasolini della Cineteca di Bologna e mons. Antonio Giuseppe Caiazzo, Arcivescovo di Matera-Irsina e Vescovo di Tricarico. Ha moderato il dibattito il prof. Lindo Monaco, presidente della Consulta regionale delle aggregazioni laicali.
C’è qualche sintonia tra il pensiero di un intellettuale laico e marxista quale fu Pier Paolo Pasolini e il Papa venuto da lontano?
È una delle suggestioni che è emersa dalla lettura del libro di Don Michele La Rocca, responsabile dell’Ufficio Cultura della Diocesi di Matera-Irsina.
Si è sviluppato un dibattito intenso e profondo a seguito dell’intervento iniziale del prof. Chiesi il quale, peraltro, ritiene che su Pasolini si potrebbe ancora parlare moltissimo per svelare la sua forte ricerca di spiritualità.
Per Pasolini, scrive l’autore, la ricerca del sacro non coincide con la ricerca di Dio ma con quell’elemento misterioso ma talmente familiare all’uomo che ne condiziona la vita e la razionalità. Da questa ricerca di senso, che si contrappone alla logica dell’utilitarismo e della omologazione operata dal “potere senza volto”, nasce la sua passione per l’uomo e per gli ultimi nel mondo.
Per gli organizzatori dell’incontro, espressione del laicato cattolico della diocesi, scopo dell’iniziativa è stato quello di proseguire il dialogo con quei cercatori di Dio cui il cammino sinodale della Chiesa in Italia invita a guardare con simpatia.
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