La bellezza delle confraternite

Il cammino di fede delle confraternite è un cammino carico di elementi di spiritualità, di elementi simbolici, è una icona preziosa che bene rappresenta il cammino della Chiesa nel tempo presente.

Le confraternite se da un lato rappresentano un luogo di associazionismo laicale aggregato dall’altro rappresentano pezzi di storia sacra della Chiesa. Le esperienze delle confraternite, infatti, sono da farsi risalire probabilmente addirittura al tempo della nascita delle prime comunità cristiane.

La storia delle confraternite, dunque, è intimamente legata alla storia della Chiesa.

Ed è storia intimamente legate alla missionarietà laicale nel mondo. L’esperienza confraternale è forse il primo segno di aggregazione laicale nella Chiesa. 

Tutti i movimenti o le associazioni ecclesiali vi sono debitori. per cui la storia confraternale: E’ storia che profuma di santità laicale;E’ storia di testimonianza autentica. E’ storia di missione permanente.

Non è un caso che la Confederazione delle Confraternite delle diocesi d’Italia sieda nella CNAL. Consulta Nazionale delle Aggregazioni Laicali.

Le confraternite, così come le conosciamo oggi, sono sorte per portare avanti opere di misericordia, di pietà, di carità; solo per citarne alcune: il conforto ai carcerati, il soccorso ai poveri, l’argine alle derive eretiche, la costruzione degli ospedali e finanche l’accoglienza ai pellegrini.

Ed io ritengo che in questo “luogo di misericordia” che per voi storicamente è stato motivo di impegno (l’accoglienza dei pellegrini) possa  ascriversi l’esperienza del vostro cammino delle confraternite nell’ambito delle attività che la Chiesa di Matera-Irsina sta portando avanti in questo anno straordinario che è il 2019.

Le processioni delle confraternite hanno una indubbia capacità attrattiva,mostrano il fascino del richiamo turistico legato alla pietà popolare.

La Chiesa da sempre in cammino, si relaziona con chi cammina !

Il camminare processionale da sempre nei contesti ecclesiali è stato considerato metafora dell’esistenza…della vita… dell’incontro con l’altro uomo e soprattutto dell’incontro con Dio.

Non a caso i primi seguaci di Gesù erano, appunto chiamati, “seguaci della via”.

 Paolo perseguitava (At 9,2) “quelli della via”.

I primi alla sequela di Gesù, vera bellezza, percepirono di doversi mettere in cammino sapendo che Gesù stesso era la via.

Del resto, Il camminare rappresenta la vita umana: Ogni uomo è, per essenza, “viator”, pellegrino nel cammino della vita.

Il credente, poi, è il pellegrino per antonomasia. Nel pellegrinaggio di questa vita terrena, per fede: “si esce dalla propria terra”,  “si nasce di nuovo”, si abbandonano le sicurezze o si lasciano alle spalle i propri limiti.

 In cammino, allora, per accogliere  l’invito di Papa Francesco  “ad andare più in là”, più in là delle nostre certezze, delle nostre convinzioni o convenzioni… più in là! In cammino per andare…oltre !

In cammino…non per vagare senza meta…ma per andare incontro all’altro da noi !

Il cammino “confraternale” ci invita a porre attenzione ad approfondire come la fraternità può recare un contributo alla costruzione della pace, della cultura, del dialogo, dell’incontro. 

Il presupposto è che l’esperienza dell’incontro con l’altro, in termini di un comportamento, di un dialogo, di uno sguardo da fratello, sia un richiamo per tutti.

Che dire allora: Buon Cammino !!!

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Lindo Monaco

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