La gratitudine è un ingrediente cruciale in momenti di estrema difficoltà, come sono stati per esempio quelli del Covid. Lo sostiene Guendalina Graffigna, psicologa e docente presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore, nella prefazione al libro “Il potere della gratitudine”, edito da Il Sole 24ore e Radio24. Durante l’imperversare del contagio, la gratitudine è stata come una spia capace di richiamare l’uomo alla prevalenza del bene sulla difficile realtà dell’emergenza sanitaria che si aveva davanti.
Infatti, si può vedere come anche in certi momenti c’è sempre uno di questi momenti nel quale capita qualcosa che fa emergere quella positività che la realtà sempre porta con sé. C.S. Lewis, che molti conoscono per essere l’autore de “Le lettere di Berlicche”, scriveva in “Reflections on the psalms”: “La gratitudine può essere considerata la via maestra verso la felicità”.
Nicoletta Carbone, conduttrice della trasmissione radiofonica “Obiettivo salute” su Radio 24 di cui il libro citato trascrive le puntate dedicate appunto al tema della gratitudine, nella prefazione al volume ricorda quando, da bambina, trascorreva le giornate nella casa di campagna della nonna. Ricorda l’inquietudine che l’assaliva al sopraggiungere della notte. Allora la nonna la prendeva tra le sue braccia e le indicava la volta celeste, mostrandole lo sfavillare delle stelle. “I miei occhi” scrive, “si aprivano a quello spettacolo: il cielo illuminato da una distesa di luci splendenti di infiniti puntini, il cuore palpitava e una sensazione di meraviglia mi invadeva rassicurandomi”. Nella fantasia infantile, le stelle erano come dei puntini, dei piccoli fori attraverso i quali la luce si riversava sulla terra, rischiarandola.
Quei puntini sono la traccia di quel bene che la realtà contiene e che bisogna cercare per giungere alla felicità. E a questa si perviene quando l’uomo si accorge che quel bene gli viene recato in dono. La felicità dunque si rivela nell’uomo come gratitudine. Perché la gratitudine, dice Graffigna nello stesso volume, “presuppone una posizione affettiva positiva verso qualcuno in virtù di un beneficio ricevuto”. È una posizione verso quel “qualcuno” nel quale si riconosce l’origine del bene che viene donato.
Il libro “Il potere della gratitudine” si arricchisce del contributo dello scrittore Andrea Vitali che, attraverso i suoi testi, racconta l’esperienza concreta della gratitudine fatta nel corso della pandemia.
Durante il lockdown, come si sa, si era costretti a non uscire di casa. È questa indubbiamente una situazione poco piacevole e tutti ricorderanno il grigiore di quelle giornate. Ma la signora che si affaccia alla finestra, racconta Vitali, tende l’orecchio. È una signora di ottantanove anni, vedova e senza figli. Insonne, nelle prime ore del mattino, sente passare il camioncino della spazzatura e dall’addetto alla raccolta sente intonare “E lucevan le stelle” della Tosca, risvegliando in lei un sacco di ricordi. È una circostanza che fa riaffiorare dalla memoria la felicità di quando il marito la portava all’opera.
La donna si affaccia alla finestra per applaudire e ringraziare l’uomo del camioncino della spazzatura che intona l’aria della Tosca. L’uomo non comprende il motivo della gratitudine della donna. Ma per lei Tosca era stata l’ultima opera vista a teatro in compagnia del marito.
Non è la giornata adatta per cantare “E lucevan le stelle” osserva l’uomo indicando il cielo coperto di nuvole. “Lo è, lo è” risponde invece la donna. Perché, per lei, la voce dell’inconsapevole addetto alla raccolta della spazzatura ha il potere di diradare le nubi del cielo che c’era sopra di lei e il grigiore di quelle giornate di lockdown che opprimevano il cuore dentro di lei, insonne e sola vecchietta.
“Il potere della gratitudine” di Andrea Vitali, Guendalina Graffigna, Nicoletta Carbone, Piero Barbanti è stato pubblicato da Il Sole 24ore e Radio24 nel 2020.
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