Il video riproducente la bellezza sofferente del crocifisso di Miglionico, espressione massima dell’arte scultorea lignea di frate Umile da Petralia, al secolo Giovan Francesco Pintorno, è stato presentato nella conferenza stampa del 3 luglio presso il palazzo arcivescovile di Matera. Nel seguito si riporta una recensione artistica, sottesa a tanta drammaticità espressiva, dello storico dell’arte dott. Gabriele Scarcia.
Se è vero che ci sono parole che arrivano dritto al cuore, allora non deluderà questa descrizione del Crocifisso ligneo custodito in Miglionico, piccolo centro collinare della provincia di Matera.
Un capolavoro scultoreo a grandezza naturale che rivive in formato video nelle superbe immagini e nelle intense note di sottofondo, in un racconto descrittivo di pochi minuti che indugia sui particolari, scevro di tecnicismi, coinvolgente per la recitazione.
Una drammatica icona che declina con un realismo pungente, la spiritualità intensa dell’artista.
Nella lieta ricorrenza dei 400 anni dalla realizzazione del primo Crocifisso ligneo, le capacità di Frate Umile da Petralia Soprana, l’eccelso scultore che domina la scena artistica della prima metà del Seicento siciliano, ci consegnano uno straordinario manufatto.
Memore dell’abilità espressiva degli scultori spagnoli coevi, prende forma, attraverso il Cristo di Miglionico, una statuaria che fa dell’impatto realistico la sua cifra distintiva. Scorticature e abrasioni dell’epidermide. Segni di percosse. Lividi. Fuoriuscite copiose di sangue. Tagli profondi nella carne. Vene e tendini orrendamente tesi. Spine acuminate che trapassano l’arcata sopraccigliare e bucano la cartilagine dell’orecchio.
Tutto concorre a consegnare ai fedeli una visione cruda ma amorevole per la pietà che suscita, del Cristo in Croce.
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