“Grazie, don Pino!” | 4. Un cuore di carne

“Vi darò un cuore nuovo, metterò dentro di voi uno spirito nuovo, toglierò da voi il cuore di pietra e vi darò un cuore di carne” (Ez 36, 26-27)

Sono le parole che subito mi sono risuonate dentro pensando ad una immagine che possa esprimere il nostro caro don Pino: un cuore di carne!

Non è semplice conservare negli anni un cuore capace di amare con attenzione e generosità, un cuore magnanimo, e perciò esposto ad ogni ferita, capace ciononostante di continuare ad amare con un amore che trova in Dio la sua radice, un cuore da cui traspare un amore profondamente umano e divino, che ti porta a Colui che è l’Amore.

È questo che ho sperimentato nel rapporto con don Pino, un “uomo di Dio”, capace di amare col cuore e un tessitore instancabile di rapporti semplici e autentici.

Non mi era mai capitato di essere accompagnata quotidianamente dal pensiero di un Vescovo, che dalle prime ore del mattino si alimenta del colloquio col Padre, e di avvertire che nelle sue parole ci sono il frutto di questo rapporto e la cura che ha per la comunità che gli è affidata.

Centro Geriatrico “S. Raffaele” – Zona Industriale La Martella (11/05/23). Un luogo di cui don Pino è stato assiduo visitatore.

Ed ho sentito anche la sua vicinanza concreta ed attenta nell’agire pastorale che ho ed abbiamo condiviso con lui: un pastore sensibile al dialogo ecumenico, non solo presente negli appuntamenti di preghiera, ma anche capace di creare rapporti autentici coi fratelli delle altre Chiese. Un rispettoso “compagno di viaggio” nel cammino degli anni del Sinodo, un vescovo attento alle necessità della Caritas, contento di condividere i momenti di fraternità coi poveri delle nostre comunità. Un uomo sensibile alle problematiche della pastorale scolastica e del mondo dei giovani. Potrei aggiungere altro, ma vorrei dire su tutto che ho avuto la gioia e il privilegio di camminare insieme ad un infaticabile sostenitore della necessità di cambiare il nostro modo di pensare e di modellarlo sulla bellezza (e sulla fatica) della condivisione e della sinodalità.

Solo chi ama col cuore di carne è capace di sentire profondamente la ferita del distacco, ma da questa ferita sgorga la Grazia, per sé e per quanti hanno camminato e cammineranno con lui.

Grazie, caro don Pino, di questi preziosi anni e del suo “Sì” a Dio! Il nostro cammino insieme continua…

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Cinzia Moliterni

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