L’arcivescovo Fisichella: sempre più coinvolte le realtà locali. Il seme piantato 5 anni fa è diventato una pianticella. La visita, il pranzo e la maratona radio-tv di solidarietà.
La Giornata mondiale dei poveri compie cinque anni. Venne infatti annunciata da papa Francesco nel novembre 2016 «togliendo lo sguardo dal testo ufficiale della sua omelia e guardando le migliaia di poveri che riempivano la Basilica di San Pietro per celebrare il loro Giubileo della Misericordia». Lo ricorda l’arcivescovo Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione, il dicastero a cui il successore di Pietro ha affidato l’organizzazione e la promozione di questo momento forte dell’anno liturgico. Avvenire lo ha intervistato alla vigilia della Giornata, che ha una “anteprima” oggi ad Assisi con l’incontro di Francesco con 500 poveri a Santa Maria degli Angeli.
Eccellenza, il tema della Giornata di quest’anno è “I poveri li avete sempre con voi”. Qual è il senso di questa scelta?
Il tema è tratto dal versetto 7 del capitolo 14 del Vangelo di Marco. E va letto alla luce dei quanto Gesù aggiunge subito dopo: «ma non sempre avete me». È un richiamo forte a non abituarsi alla presenza del Signore nella vita liturgica e sacramentale della Chiesa, dimenticando che la Sua presenza si rende concreta, tangibile, davanti ai poveri. Paolo VI parlava del povero come “sacramento del fratello”. Papa Francesco con la scelta di questo tema ha voluto una volta di più provocare la vita dei cristiani a non adagiarsi esclusivamente sulla dimensione sacramentale che non può diventare un alibi per non riconoscere che c’è una successiva reale presenza di Gesù che è costante. Nei sacramenti la presenza reale di Gesù termina con la conclusione della liturgia mentre Gesù lo abbiamo sempre nei poveri che incontriamo.
Quali saranno i momenti forti di questa Giornata?
Ci sarà la Messa presieduta dal Papa domenica in San Pietro che viene affiancata da tutta una serie di iniziative che si svolgono in questa settimana e anche nella prossima. Stiamo distribuendo tonnellate di generi di prima necessità. Pasta, riso, olio. Tutti prodotti, grazie ai generosi sponsor, di alta qualità. Quest’anno poi il Pontefice ha voluto privilegiare le case famiglia. Quindi stiamo distribuendo anche prodotti come pannolini e detersivi. Poi attraverso la ditta Angelini abbiamo messo a disposizione di altrettante famiglie cinquemila kit di medicinali da banco che di solito sono a pagamento. A 500 famiglie poi verranno pagate le bollette di luce, acqua, gas… insomma, una piccola boccata d’ossigeno per alcune famiglie disagiate.
Il Covid ha limitato le vostre iniziative anche quest’anno?
Il Covid ci ha obbligato a intraprendere queste iniziative piuttosto che puntare sul presidio medico in piazza san Pietro o sul pranzo del Papa con 1500 poveri nell’Aula Paolo VI. In compenso il Pontefice va pellegrino ad Assisi.
Come si svolge questo importante appuntamento?
Ha le caratteristiche di un Venerdì della misericordia. È un momento in cui il Papa ascolta i poveri. Ascolta le loro esperienze di vita quotidiana. È prevista la testimonianza di poveri italiani, ma anche francesi, polacchi, di altre nazioni. Sarà un momento di ascolto e condivisione. Saranno in 500 ad accogliere il Papa. Non possono essere di più per le norme anti-Covid.
Da dove vengono questi poveri?
Una sessantina vengono da Roma, la diocesi del Papa. Poi le diocesi dell’Umbria saranno tutte rappresentate. E infine 200 vengono da fuori Italia – da Francia, Spagna, Polonia, Germania – attraverso l’associazione francese Fratello che fin dall’inizio partecipa alla Giornata.
La Giornata compie cinque anni. Un primo bilancio?
L’iniziativa si sta radicando sempre di più all’interno della Chiesa. Le visite ad limina che stiamo ricevendo in queste settimane – con i vescovi francesi, polacchi, della Repubblica Ceca – ci confermano che la Giornata è un momento importante nella pastorale che coinvolge sempre di più le parrocchie. È come un seme che è stato gettato da papa Francesco al termine del Giubileo della misericordia, e che ora è diventato una pianticella che cresce sempre di più, anno dopo anno.
Tra i gesti legati alla Giornata di domenica 14 novembre la distribuzione di generi di prima necessità come riso, pasta e olio ma anche pannolini, detersivi, medicinali da banco mentre a 500 famiglie saranno pagati luce, acqua e gas
Il pranzo con i poveri. Un tipico menu umbro
Una visita breve ma ricca di significati quella del Papa oggi ad Assisi. Francesco arriverà alle 9 nella Basilica di Santa Maria degli Angeli, dove ad accoglierlo saranno i poveri che gli si stringeranno intorno in un ideale abbraccio. Sei di loro proporranno una testimonianza cui seguirà la risposta del Pontefice.
Alle 11, dopo una breve pausa, un momento di preghiera. Quindi il pranzo con un tipico menù umbro per i 500 poveri che dopo l’incontro con il Papa saranno ospitati dal Comune di Assisi e da tutte le Caritas regionali al Palaventi per un momento di condivisione con il vescovo di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino, Domenico Sorrentino, il presidente della Conferenza episcopale regionale l’arcivescovo Renato Boccardo e i referenti di tutte le diocesi umbre.
Si parte con un antipasto composto da pecorino fresco con pere, focaccina con cipolla e salvia, insalata di farro con verdure, bruschette aglio e olio, crostone con patè di fagiolini. Come primo piatto strozzapreti al ragù di manzo mentre di secondo ci sarà il pollo a spezzatino alla cacciatora con contorno di spinaci. Come dolce saranno serviti la pesca con crema chantilly e coulis di mosto cotto e frutti rossi. (P.Br)
Intanto Tv2000 e inBlu radio per tutta la giornata di oggi, venerdì, organizzeranno un maratona di solidarietà:
Leggi anche
Di Gianni Cardinale dal sito di Avvenire di venerdì 12 novembre 2021
Scrivi un commento