L’Aiart, l’associazione cittadini mediali, sostiene l’intervento del Vescovo di Ventimiglia-Sanremo Antonio Suetta, e richiama la Rai al rispetto del contratto di servizio: all’identità valoriale del Paese e alla tutela dei minori. Non è degno di un Paese civile il clamore, sostenuto da una valanga di risorse economiche “pubbliche” ( che pesano sulle bollette degli italiani) intorno ad uno spettacolo che con lo spreco di risorse e uno sfarzo pacchiano, offende un’intera comunità peraltro in difficoltà per la pandemia, la crisi sociale e le ristrettezze economiche di milioni e milioni di italiani. Quanto agli ascolti ( meglio sarebbe dire televisori accesi), va messa in dubbio la loro fondatezza essendo legittimo il sospetto che siano ‘gonfiati’ in quanto sono rilevati – con criteri opinabili- da una Spa della quale la Rai – insieme a Mediaset- detiene il controllo.
“Sanremo è sempre stato inserito nel novero dei programmi nazional popolari, come liturgia tradizionale della visione da vivere in famiglia. Che idea dell’ Italia stiamo veicolando agli altri Paesi? E’ il Festival della canzone o della provocazione dissacratoria?” Giovanni Baggio , presidente nazionale Aiart, commenta così la prima serata del Festival di Sanremo chiedendo provvedimenti immediati di scusa e squalifica, oltre all’intervento del Comitato media e minori attraverso apposita denuncia per la possibile grave deriva educativa che minaccia soprattutto i più giovani con l’ostentazione di modelli inadeguati”.
Dal sito dell’Aiart del 2 febbraio 2022
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