Feste patronali. Salandra, Madonna del Monte. La prima edizione con il nuovo parroco don Fabio Vena. Aria di novità e ricchezza di eventi per tutto il mese mariano

Un appuntamento tanto atteso ogni anno la festa della Madonna del Monte per la comunità di Salandra. Ottimo il bilancio dell’edizione di quest’anno, la prima con il nuovo parroco don Fabio Vena.

Un denso mese di maggio

Già il 1° maggio la comunità salandrese si è recata al Santuario della “Madonna del Monte” dove ha passato una bella intera giornata di convivialità insieme alla comunità di “Maria Madre della Chiesa” di Matera: un bel gruppo tra famiglie e collaboratori parrocchiali con i due sacerdoti che la guidano, il parroco don Donato Dell’Osso e il suo vice don Marco Di Lucca. Ne è ancora vivo oggi il ricordo.

Poi, sabato 4 maggio il tradizionale pellegrinaggio a piedi dalla chiesa di S. Rocco al Santuario della Madonna del Monte, guidato dal parroco don Fabio e accompagnato dalla Bassa Musica della Città di Molfetta: un pellegrinaggio particolarmente sentito con una nutrita partecipazione dei fedeli e tanti momenti di preghiera lungo il percorso. Il ritorno dell’effige della Madonna a Salandra, a sera, è stato accolto da tantissima gente che non ha nascosto la propria emozione nel vedere Maria nel ritornare a farci visita.

Un altro evento che ha coinvolto la comunità salandrese è stato il riavvio delle celebrazioni in Chiesa Madre, chiusa nel periodo del Covid e che don Fabio ha voluto fortemente riprendere tutte le domeniche mattina alle nove.

Il giorno 8 maggio in occasione della festività della Beata Vergine Maria di Pompei, è stato vissuto il modo sentito il momento tradizionale della Supplica a mezzogiorno, in comunione spirituale con il Santuario di Pompei. In serata, dopo la Santa messa, è stata amministrato il Sacramento dell’Unzione degli infermi.

La domenica successiva, il 12 maggio, sono state celebrate le Prime Comunioni, ma un momento davvero toccante è avvenuto il sabato, quando don Fabio ha consacrato tutti i bambini della nostra comunità e loro, con in mano una rosa bianca, hanno reso omaggio alla Vergine del Monte.

L’indomani, la sera della festa della B.V. Maria di Fatima, nella chiesa di S. Rocco è stata tenuta una catechesi mariana “Il messaggio di Fatima”.

Sabato 18 maggio ancora un momento comunitario di fede: i giovani prossimi a ricevere il Sacramento della Confermazione hanno partecipato alla Veglia di Pentecoste. I ragazzi stessi sono stati resi partecipi rappresentando i sette doni dello Spirito Santo, accompagnati dalle famiglie e dalla comunità intera.

E come dimenticare le Sante Messe di quartiere, altra novità di quest’anno nella nostra comunità? A seguire l’Adorazione Eucaristica. Ma il senso principale di queste celebrazioni è stato quello di aver toccato ogni angolo di Salandra. E la partecipazione è stata davvero tanta.

I giorni clou della Madonna del Monte. Sabato 25 con tanta pioggia imprevista

Arriviamo ai giorni clou che ci portano a festeggiare la Madonna del Monte ed il suo ritorno in Santuario.

La mattina di sabato 25 maggio don Fabio e i collaboratori hanno preparato tutto ciò che serviva per la Santa Messa alla Montagnola e la processione della sera.

Alle 17:00, come da programma, la celebrazione eucaristica nella chiesa di San Rocco ed al termine pronti per la processione. Ma il meteo non è stato clemente: pioggia e solo pioggia.

Gli anziani in chiesa dicevano che la Madonna voleva rimanere ancora un po’ a Salandra è che la pioggia che cadeva era benedetta dalla Vergine. Sì, e proprio loro ricordavano che gli anziani di una volta giravano per il paese con una campana per invitare ad andare a piedi al Santuario del Monte per impetrare il dono della pioggia. E quest’anno senza chiederla, Maria “che al dimandar precorre” – come diceva Dante – l’ha mandata ugualmente e abbondante.

Don Fabio ha atteso fino alle ore 20. Poi l’annuncio al popolo di Dio che la partenza della bella statua della Madonna del Monte era rimandata al mattino seguente.

Una variazione al programma standard che non accadeva – a detta degli anziani – da circa 40 anni.

Ma la serata non finiva lì: dalla vicina Marconia arrivava il gruppo “Emmanuel” del Rinnovamento nello Spirito Santo, che avrebbe animato una Veglia Mariana in Santuario. Il cambio di programma ha fatto sì che il momento di preghiera si tenesse invece a S. Rocco: una novità per tutti, ma un momento di preghiera davvero emozionante, toccante e soprattutto pieno di spiritualità che la nostra parrocchia ha vissuto con tanta partecipazione interiore. Le preghiere si alternavano ai canti a Gesù sacramentato, infine il canto allo Spirito Santo con le candele accese: un momento che doveva svolgersi nel bosco per le vie della Montagnola e poi sino al Santuario ma la pioggia ha imposto questo ripiego. Eppure è stato un momento intenso. E una serata che ha riempito i nostri cuori ancor di più fede.

Domenica 26 maggio. Carezzata da un sole splendido Maria si mette in viaggio verso il Santuario tra le querce

La domenica mattina è previsto che parroco e collaboratori alle cinque si rechino presso il Santuario per dare la possibilità ai venditori ambulanti di potersi sistemare con calma, ma soprattutto per preparare tutto ciò che servirà per celebrare la Santa Messa nel bosco sotto le querce secolari.

Il programma della giornata di festa in paese inizia con lo sparo dei colpi oscuri e il giro della banda del paese per le vie cittadine per dare il via alla festa. Ore 8:30 Santa Messa nella chiesa di San Rocco e ore 9:30 la Processione.

Su Salandra splende un bellissimo sole che all’uscita della sacra immagine di Maria dalla chiesa mette in risalto tutta la sua bellezza. La processione compie il giro delle vie cittadine accompagnata dal complesso bandistico città di Salandra e da tutto il popolo di Dio.

All’uscita del paese è pronto il fuoristrada addobbato a festa con telo azzurro e fiori bianchi. La Madonna viene posata sopra e si parte con la lunga colonna di auto che salutano a suon di clacson la Vergine e in corteo si va verso il Santuario. Ma prima si fa sosta in località Montagnola, dove la sera prima doveva essere celebrata la Santa Messa, alla casa di riposo “Il sorriso”. Un momento che don Fabio ha voluto fortemente: gli anziani ospiti, nel vedere la Vergine, si sono emozionati ed hanno ringraziato don Fabio per il pensiero avuto.

Si prosegue verso il Santuario. Arrivati alla fontana (“u p’lacc”, in salandrese), la Madonna viene prelevata dal fuoristrada e portata a spalla fino alla chiesetta rurale accompagnata dalle autorità civili e militari.

Viene celebrata la Santa Messa con una presenza di fedeli non indifferente.

Subito dopo, la suggestiva processione nel bosco del Santuario, sotto querce secolari e fuochi accesi per la scampagnata che seguirà. Al rientro in chiesa, un piccolo spettacolo pirotecnico.

La giornata prosegue con la Santa Messa serale. Quest’anno c’è la novità della fiaccolata: una sorpresa per i fedeli presenti che già l’avevano vissuta il giorno prima a S. Rocco! Si doveva svolgere la sera prima ma la pioggia ci ha costretti a viverla in chiesa. Don Fabio non ha voluto rinunciare a rendere omaggio alla Madonna con le candele anche nel bosco: un momento fortemente suggestivo tutte quelle lucine che illuminavano il viale del Santuario con i tanti fedeli immersi nella preghiera!

Inoltre, quest’anno per la prima volta la serata è stata prolungata con il concerto dei Ragnatela Folk Band, in uno scenario davvero fantastico. A conclusione, spettacolo pirotecnico a cura della ditta Padovano.

Ultimo atto di questo ricco mese di maggio, la sera del giorno 31 – festa della Visitazione di Maria – con la Santa Messa nella piazzetta della Madonna del Monte. A seguire, un superlativo concerto mariano nella chiesa di San Rocco a cura della Polifonica “Totus Tuus” di Matera, diretto dalla Maestra Cettina Urga, che con le sue voci ha innalzato i canti mariani come preghiera emozionando non poco tutti i presenti.

Un ringraziamento di vero cuore va fatto a don Fabio che con la sua tenacia, ed in poco tempo, ha fatto sì che il mese mariano sia stato spiritualmente sentito in tutta la comunità.

La parola ai parrocchiani che hanno vissuto la festa

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Giuseppe Longo

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