Ci siamo! Il due luglio arriva per tutti e in modo del tutto speciale per Matera.
É la festa della Bruna, la festa della Vita che riprende, la festa di Colei che ha custodito e sempre custodisce la Vita, soprattutto in questo tempo in cui la vita dell’umanità è minacciata, tempo in cui la vita è sospesa e chiede di riappropriarsi della sua bellezza e della sua verità.
Ancora una volta la festa non è tolta ma trasformata, perché l’attenzione è solo su di Lei, Maria, sulla sua premurosa attenzione alla vita, perché sia accolta, difesa, curata, salvaguardata dalla indifferenza e vissuta nella gratitudine e nella lode.
Mi piace pensare che Maria ha partecipato al G20, che, in maniera discreta e umile, come alle nozze di Cana, ha fatto presente ai grandi della terra le attese e le speranze dell’umanità. Lo ha fatto suggerendo al Pastore della nostra Chiesa parole accorate e sagge, ispirate alla gioia del Vangelo.
Quanto Maria ha detto ai grandi della terra lo dice a ciascun materano, a tutta l’umanità, impegnando tutti e ognuno a riscoprire il sapore e il gusto del pane e dell’acqua, condivisi e spezzati con tutti e perché a nessuno manchi il vaccino per vincere la pandemia.
Matera, Città patrimonio dell’UNESCO, sia anche Città della Pace, dove ogni cittadino sia artigiano di pace vivendo nella giustizia, nella legalità e nell’amore per la Terra, nella libertà e nella solidarietà.
Matera, Città della Cultura, diffonda nel mondo la cultura della Vita, di un nuovo umanesimo, che ha in Cristo, Uomo nuovo, il suo fondamento, la cultura della dignità per ognuno, dell’accoglienza, dell’integrazione.
La festa della Bruna 2021 è anche la festa della sinodalità della Chiesa, di una Chiesa in cammino, che riprende la via, dopo tante chiusure; non solo nel segno della Madonna che attraverserà i quartieri della Città, soprattutto nella volontà e nel desiderio di cominciare ad attuare il Sinodo, in preparazione al Congresso eucaristico nazionale, che si terrà a Matera nel settembre 2022.
Ogni comunità, ogni aggregazione ecclesiale, ogni associazione o movimento, camminerà insieme sotto lo sguardo di Maria, Donna eucaristica, che porge Gesù alla cugina Elisabetta e al mondo.
Cammineremo insieme, nel segno del gusto del Pane spezzato, condiviso, mangiato, adorato. La conversione pastorale, culturale ed ecologica invocata dal Sinodo e che sarà anche tema del Congresso eucaristico, diventa un processo costante e graduale che condurrà al rinnovamento della nostra Chiesa e, fortemente speriamo, di tutta la società.
La festa della Bruna 2021 ci proietta in avanti, ci spinge ad attuare una reale e vera conversione, che parte dalla consapevolezza delle radici profonde e feconde della tradizione plurisecolare della devozione a Maria della nostra Chiesa, chiamata da san Giovanni Paolo II, nella sua visita in Basilicata del 1991, “della Visitazione e del Magnificat”.
Buona Festa della Bruna, che sia la Festa della rinascita umana e spirituale per la Città e per la Diocesi.
Scrivi un commento