Elezioni amministrative, occasione per esprimere il meglio

Tra poco meno di due settimane, quattro centri del territorio diocesano saranno chiamati ad eleggere i rispettivi sindaci con i consigli comunali. Un appuntamento atteso, come consueto, quello delle Elezioni Comunali, che interesserà Pisticci, Bernalda, Ferrandina e Montescaglioso, con il coinvolgimento di circa 50.000 abitanti. Per Pisticci si tratterà di un doppio turno.

Il periodo segnato dalla pandemia è un’occasione da non sprecare per porsi domande di senso radicali a livello personale, sociale e politico, cercando di individuare strade per fronteggiare i problemi che la realtà pone. Le prossime elezioni amministrative possano essere non solo un momento di rinnovo degli organismi preposti a governare, ma soprattutto l’occasione per pensare al futuro delle nostre comunità. Gli eletti dovranno prendersi cura dei legami sociali che nascono e vivono a partire dalle comunità. Una politica che sia al servizio della persona e delle sue relazioni, quindi, e che valorizzi, in chiave sussidiaria, i corpi intermedi favorendo l’inclusione e la solidarietà.

L’emergenza occupazionale è il problema principale non solo per la ripresa economica, ma per ridare dignità alla persona; i sussidi non possono essere la sola risposta. La vera sfida è guardare non solo al singolo bisogno ma alla persona tutta intera; il problema del lavoro spesso è centrale e la sua mancanza diventa causa di altri.

E’ di primaria importanza ripensare il rapporto tra sistema sanitario e sociale a tutti i livelli. Questo significa anche potenziare e incrementare i presidi medico-sanitari di territorio, favorendo anche l’assistenza e le cure domiciliari. E’ compito irrinunciabile riformulare le politiche comunali relative a educazione, cultura e famiglia, rimettendo al centro proprio la famiglia. E’ urgente, in particolare, mettere in campo un’ampia azione culturale e operativa che permetta di uscire dall’inverno demografico attraverso una larga alleanza educativa tra i soggetti pubblici e privati coinvolti con lo sguardo sempre rivolto all’emergenza lavoro.

La nostra identità deve moltissimo alla storia dei Comuni, palestre di democraticità, in cui sono nate e cresciute le libertà civili. Molte sono le domande che si pongono alla vigilia di un appuntamento così importante; vale la pena citarne qualcuna: chi ha a cuore il valore intangibile della persona e dei suoi legami costitutivi, a partire dalla famiglia? Chi ha amore per la cultura e le tradizioni locali? L’auspicio è di vedere elette persone che possano dare concretezza a queste ed altre domande che una comunità si pone ogni giorno.

Pertanto, a chi si impegna intensamente nella vita politica municipale va l’augurio più sincero di successo. Alle associazioni, gruppi e movimenti ecclesiali, così come alle parrocchie e alla Diocesi, spetta il compito di creare occasioni di formazione all’impegno sociale e politico che rappresentano momenti per la crescita di una classe dirigente sensibile al bene comune. La politica siamo noi e ciò si può più facilmente sperimentare nelle realtà locali, dove l’apporto di ciascuno, nel segno di una cittadinanza realmente partecipata, può giocare un ruolo fondamentale per il bene delle nostre comunità.

Per il cittadino il Comune è il primo ambito di possibile partecipazione e le amministrazioni civiche sono quelle che più incidono con le loro scelte sulla vita quotidiana. Le elezioni sono un momento interessante di confronto e di scelta. Un’occasione da non perdere.

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Angelo D'Onofrio

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