Ecumenismo e dialogo interreligioso. Paolo Ricca a Matera. Presentazione del suo libro: “Amore Bacio Fuoco – Le parole di Gesù”. Una serata interessante, ricca di suggestioni e di stimoli

“Una riunione del genere a Roma avrebbe convocato forse non più della metà del pubblico presente”, ha commentato Paolo Ricca di fronte alla folta platea interessata che ha partecipato alla presentazione del libro “Amore Bacio Fuoco – Le parole di Gesù”. Sempre vivo il ricordo della serata nella chiesa evangelica battista di Matera lo scorso 23 maggio: la Chiesa materana sente forte il bisogno di momenti di confronto e approfondimento sul dialogo interreligioso e sul tema dell’unità dei cristiani

In questo contesto, l’incontro-dibattito organizzato dall’Ufficio Diocesano per l’Ecumenismo e Dialogo Interreligioso, dall’Associazione Chiese Evangeliche Battiste di Puglia e Basilicata, dalla Chiesa Cristiana Evangelica Battista di Matera e dalla Casa Editrice materana Magister, che ha pubblicato l’interessante opera di Paolo Ricca: “Amore Bacio Fuoco – Le parole di Gesù”, si è tenuto il 23 maggio 2024 presso la chiesa cristiana evangelica battista di via Gravina.

Un libro da leggere e meditare: 13 riflessioni scritte nel tempo dal pastore valdese Paolo Ricca, ben 88 anni, piemontese, già Preside della Facoltà Valdese di Roma, il “più fine teologo in Italia, profondo, originale, iperbolico e provocatorio” – per usare le parole di dom Donato Giordano –, “icona vivente della Riforma in Italia”. Riflessioni intense e profonde ispirate dalla scrittura, centrate in particolare su brani del Nuovo Testamento.

Una interessante introduzione di dom Donato Giordano, priore del Santuario “Maria SS. di Picciano”, docente di Teologia Pastorale ecumenica presso la Facoltà Teologica Pugliese, oltreché una lunga storia di stima e condivisione teologica con il prof. Paolo Ricca.

Alcuni punti interessanti dom Donato ha posto all’attenzione della partecipe platea.

In primis, ha condiviso un input attinto dalla IV riflessione del libro di Ricca: “‘Signore da chi andremo?’ è una domanda che arriva troppo tardi in Europa e in Italia, perché le folle già se ne sono andate via. Ma ci conforta l’affermazione di riscontro a questa domanda: ‘Aumentaci la fede, affinché non ci allontaniamo da te e allontanandoci da te non entriamo in una solitudine ancora più grande’”.

“Come teologo della riforma – continua dom Donato – Ricca non può prescindere dal tema protestante della Grazia, sconfinata, espressa al massimo grado nell’immagine del buon ladrone che si trova alla fine della vita salvato senza volerlo, senza immaginarlo. Il miracolo della conversione che è dovuto alla grazia incondizionata e immeritata”.

Inoltre, tra le sollecitazioni interessanti che dom Donato ritrova nel libro vi è “il fondamento scritturistico dell’ecumenismo: il passo giovanneo (Gv 12,32), in cui Gesù dice: ‘quando sarò innalzato attirerò tutto (n.d.r.: non “tutti”, un aspetto che possiamo apprezzare ascoltando il video) a me!’. La croce da punto di divisione, come in altri tratti del Vangelo, diviene punto di aggregazione universale”. Ci esimiamo dal commentare in questa sede il “tutto” che, stando alla fonte greca e latina, non è un “tutti” come nella nostra tradizione corrente, ma per questo rimandiamo al video integrale riportato in calce.

Interessante il passaggio di Ricca che dom Donato legge integralmente:

Non c’è mai un mondo senza Dio: il Dio di tutti, al di là delle denominazioni di appartenenza che possano essere confessionali o religiose.

Dio è il dio dei cristiani e delle cristiane ma non è cristiano,

il dio dei cattolici e delle cattoliche ma non è cattolico,

il dio dei protestanti e delle protestanti ma non è protestante,

il dio degli ortodossi e delle ortodosse ma non è ortodosso…!

Non meno interessanti le argomentazioni del prof. Ricca che decisamente e lucidamente mostra che non avrebbe senso parlare di problemi di unità tra i cristiani perché tutti – “dal cattolico più integralista al pentecostale più fondamentalista” – sono legati da due fortissimi punti comuni nella loro fede:

  1. la trinità – o meglio la “tri-unità” – di Dio, termine per descrivere quell’essere relazionale che è l’uomo – pertanto ad immagine di Dio – sin da prima del concepimento perché sin d’allora era in relazione con Dio;
  2. Gesù nel suo essere vero uomo e vero Dio.

Altrettanto interessante la riflessione, sollecitata peraltro da alcuni interventi, per cui spesso in ambito cristiano – non solamente cattolico – di tutto si parla, nelle omelie o in altri contesti di approfondimento, ma non di chi è Dio. E si scoraggia l’interesse di chi era venuto per nutrirsi di Dio ma torna informato di filantropia, assistenzialismo e cronache recenti! O l’affermazione che forse un giorno ci sarà un papa, unico, che riporterà l’unione nella Chiesa. Fosse l’attuale pontefice, spesso segno di contraddizione, anche segno di un percorso verso questo punto di arrivo?

Una bella battuta citata da dom Donato dalle riflessioni di Ricca:

Il nostro uomo vecchio avrebbe dovuto annegare nelle acque del Battesimo ma ha imparato a nuotare.

Si rimanda al video seguente che contiene la videoregistrazione integrale della serata, moderata dall’editore del libro, Timoteo Papapietro, cristiano evangelico pentecostale: le esposizioni di Giordano e Ricca, gli interventi-dibattito a cui seguono puntuali riflessioni dei relatori, il suono della “marsigliese protestante”, l’Inno “Rocca forte”, l’inno della liturgia protestante ed evangelica composto da Lutero tra il 1527 e 1529 ispirato al Salmo 46, egregiamente eseguita da Fabio Mastantuoni.

A seguire un bel momento di convivialità offerto dai fratelli della Chiesa Evengelica-Battista.

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Giuseppe Longo

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