Domani 16 giugno, giovedì dopo l’ottava di Pentecoste, a chiusura definitiva del ciclo liturgico pasquale la Chiesa celebra la solennità del Corpo e del Sangue di Cristo, in breve e per tradizione il “Corpus Domini”.
Una festa di origine medievale che vede la genesi in due episodi.
Il primo, la visione della Beata Giuliana di Retìne, belga, che nel 1208 vide durante un’estasi il disco lunare risplendente di luce candida, deformato però da un lato da una linea rimasta in ombra. Da Dio intese che quella visione significava la Chiesa del suo tempo, che ancora mancava di una solennità in onore del SS. Sacramento. Il direttore spirituale della beata, ottenuto il giudizio favorevole di parecchi teologi in merito alla suddetta visione, presentò al vescovo la richiesta di introdurre nella diocesi una festa in onore del Corpus Domini. La richiesta fu accolta nel 1246 e venne fissata la data del giovedì dopo la solennità della Trinità. Come il giovedì santo ma fuori dalla mestizia quaresimale.
Il secondo, il miracolo di Bolsena, avvenuto l’11 agosto 1263. Il sacerdote Pietro da Praga, incredulo sulla vera, reale e sostanziale presenza di Cristo nell’Eucaristia decise di recarsi a Roma per parlare con il Papa di questi suoi dubbi ed ottenere la dispensa. Lungo il viaggio, celebrando a Bolsena caddero dalla particola alcune gocce di sangue. I suoi dubbi furono per sempre fugati, ma ne parlò comunque con papa Urbano IV, già arcidiacono di Liegi e confidente della beata Giuliana, che decise di istituire questa festa dedicata al Corpo e al Sangue di Cristo, che si celebra il giovedì dopo la festa della SS. Trinità in tutta la Chiesa. I testi liturgici per la solennità furono composti dal frate domenicano Tommaso d’Aquino e sono ancora gli stessi nella liturgia odierna: tra essi vi è anche l’Inno “Pange lingua”.
Si tratta di una solennità talmente importante che nei cantoni cattolici della Svizzera, in Spagna, in Germania, Irlanda, Croazia, Polonia, Portogallo, Brasile, Austria e a San Marino è festa civile.
Giovedì Santo e Corpus Domini: due giornate eucaristiche identiche?
Se nella Solennità del Giovedì Santo la Chiesa guarda all’Istituzione dell’Eucaristia, scrutando il mistero di Cristo che ci amò sino alla fine donando se stesso in cibo e sigillando il nuovo Patto nel suo Sangue, nel giorno del Corpus Domini l’attenzione si sposta sulla relazione esistente fra Eucaristia e Chiesa, fra il Corpo del Signore e il suo Corpo Mistico.
Le processioni e le adorazioni prolungate, celebrate in questa solennità, manifestano pubblicamente la fede del popolo cristiano in questo Sacramento.
Verso il Congresso Eucaristico Nazionale
La solennità del Corpus Domini riveste importanza particolar quest’anno nella nostra città e Diocesi che dal 22 al 25 settembre ospita un evento di grande rilievo per la Chiesa italiana: il XXVII Congresso Eucaristico Nazionale. Partecipare alla Celebrazione Eucaristica domani 16 giugno ore 18 in Cattedrale e, a seguire, alla processione eucaristica è un momento importante nel cammino di fede di preparazione a questo evento.
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