Diaconato permanente. Giuseppe Fiorentino: giovedì 30 maggio l’“ammissione agli ordini sacri”

Oltre i diaconi “transeunti” in camino verso il sacerdozio ministeriale, anche nella Chiesa di Matera vi è un gruppetto di diaconi "permanenti": quattro uomini a servizio diretto del Vescovo e della Chiesa locale. A loro se ne aggiungeranno a breve altri. Tra questi Giuseppe Fiorentino che giovedì 30 maggio ore 18, nella celebrazione diocesana del Corpus Domini, riceve l’ammissione agli ordini sacri. Ecco la sua testimonianza

Redazione Logos: Buongiorno Giuseppe, come nasce questa scelta che, da sposato, l’ha portata ad intraprendere il cammino di formazione per il diaconato?

Giuseppe Fiorentino: Il mio cammino è iniziato circa 10 anni fa quando don Pierdomenico Di Candia, mio parroco e padre spirituale, mi chiese di pregare e fare discernimento per iniziare un percorso di formazione per il diaconato, per poter essere segno vivente di Cristo Servo. Vedeva in me un carisma particolare: desideravo sempre più essere vicino agli anziani, agli ammalati, alle persone sole a cui sentivo di dover portare il Cristo nella Parola e nell’Eucaristia. Io e mia moglie Luisa abbiamo pregato tanto, perché, ciò che ci veniva chiesto, anche come coppia e come famiglia: non era semplice. Cercavamo di coinvolgere nella preghiera e nel dialogo anche le nostre figlie, che giustamente, ponevano tante domande su quanto Dio stesse chiedendo alla nostra famiglia.

Così, quattro anni fa ho poi iniziato il percorso di formazione e di studi insieme ad altri aspiranti al diaconato. Riprendere gli studi dopo tanti anni non è stato facile, ma il tutto è stato accompagnato sempre dalla preghiera e dalla meditazione di ciò che studiavo. Sono stato sempre supportato da mia moglie, dalle mie figlie, ma anche da altri sacerdoti e amici che credevano in me.

RL: Il diaconato prevede due tappe precedenti, il conferimento dei ministeri di lettorato e accolitato.

GF: Giusto. Nel 2022 ho ricevuto il ministero istituito del lettorato che mi ha aiutato ad entrare in dialogo con Dio e ad interiorizzare sempre più la Parola che Dio rivolgeva innanzitutto a me.

Basilica Cattedrale, Matera, 22/01/22.
Giuseppe Fiorentino riceve il ministero del lettorato

Nello stesso anno, io e Luisa, con il cappellano Don Biagio Plasmati, abbiamo iniziato l’esperienza presso il Centro Geriatrico “San Raffaele” (Matera La Martella), condividendo così la sofferenza vissuta dagli ospiti della struttura.

Nel 2023 ho ricevuto il ministero istituito dell’accolitato che mi ha permesso di vivere più a contatto con i sofferenti donando loro Gesù Eucaristia.

Parrocchia S. Antonio di Padova, Matera, 29/04/23.
Giuseppe Fiorentino riceve il ministero dell’accolitato

Ha parlato della ripresa degli studi. Ma non è solo studio il cammino di formazione per il diaconato permanente

Proprio così. Oltre il supporto al centro geriatrico, nel percorso formativo di quest’anno sono state inserite alcune esperienze pastorali molto significative. La prima esperienza per me è stata presso la mensa “Don Giovanni Mele”, nel rione Piccianello, e presso la mensa “Don Tonino Bello”, nella parrocchia San Rocco di Matera. Questa esperienza mi ha fatto toccare con mano le necessità dei fratelli bisognosi ai quali volgere, non solo un aiuto materiale, ma anche di vicinanza e sostegno fraterno.

Un’altra esperienza importante, presso la Casa Circondariale di Matera, insieme al Cappellano fra Gianparide e ad altri volontari. Questa esperienza mi ha portato ad incontrare persone, anche giovani, che portano nel loro cuore la sofferenza per aver commesso un errore che li allontana dalla famiglia e dalla società. Il dialogo e la partecipazione alla messa domenicale con questi fratelli, mi ha fatto riflettere sull’amore misericordioso di Dio che accoglie e perdona i suoi figli.

Infine, ancora un’altra esperienza, presso l’ospedale “Madonna delle Grazie” di Matera, dove, con il cappellano fra Sergio e il diacono Terenzio Cucaro, vivo una esperienza di ascolto degli ammalati e dei loro familiari. Ricevendo Gesù nell’Eucaristia, spesso sentono il bisogno di parlarci e di condividere il dolore di quanto stanno vivendo.

E giovedì sera c’è l’“ammissione agli ordini sacri”, un momento in cui la sua scelta viene ufficializzata al cospetto di tutto il popolo di Dio. Ci parla di questo momento?

È un passo importante in cui chiederò alla Chiesa diocesana, raccolta per la celebrazione del Corpus Domini alle 18 in Cattedrale, nella persona dell’Arcivescovo, di essere ammesso all’ordine sacro del diaconato. E la Chiesa si impegna a sostenermi con la preghiera.

Come si sente alla vigilia di questo passo?

È difficile esprimere a parole ciò che sento nel profondo del mio cuore in questi giorni.

Sicuramente tanta gratitudine a Dio che mi ha donato la fede.

Tanta emozione perché il passo che sto per compiere è un ulteriore Sì a Dio.

Ma non nascondo che avverto anche un po’ di timore perché, come i discepoli sulla barca in tempesta, non so se sarò sempre capace di mantenere una fede salda soprattutto dinanzi alle difficoltà che sicuramente incontrerò. E per questo chiedo a chiunque mi conosce di accompagnarmi con la preghiera.

Certo! A proposito martedì 28 maggio ore 20 nella sua Parrocchia S. Giacomo ci sarà una veglia di preghiera in preparazione alla sua ammissione agli ordini sacri. Un’opportunità per chiunque voglia sostenerla con la preghiera.

Grazie della sua testimonianza.

Grazie a voi!

Scrivi un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

La Redazione

Latest videos