Ottobre è per la Chiesa il mese “missionario” perché costellato dalla commemorazione di tanti santi che hanno speso per la missio “ad gentes” la loro vita: Daniele Comboni, Francesco d’Assisi, Giovanni da Capestrano… Inizia oggi – giornata di santificazione per la vita consacrata, memoria di S. Teresa di Lisieux, suora carmelitana, divenuta patrona delle missioni per aver pregato dal chiuso del Carmelo per due sacerdoti missionari – e culmina il 22 ottobre con la Giornata Missionaria Mondiale (GMM) dal tema “Cuori ardenti, piedi in cammino” (cfr Lc 24,13-35). Chiaro il riferimento ai discepoli di Emmaus.
Quei due discepoli erano confusi e delusi, ma l’incontro con Cristo nella Parola e nel Pane spezzato accese in loro l’entusiasmo per rimettersi in cammino verso Gerusalemme e annunciare che il Signore era veramente risorto.
Dal messaggio del Santo Padre Francesco per la 97^ Giornata Missionaria Mondiale
Una questione di metodo. Tre linee che l’Ufficio Missionario ci propone
La dimensione comunionale dell’annuncio (i discepoli di Emmaus sono in due), l’entusiasmo (cuori ardenti) e la presa di coscienza dell’universalità della Chiesa – il Papa invita a riscoprire la missio “ad gentes”, una dimensione missionaria sempre meno abbracciata tranne che nell’ambito delle congregazioni religiose – sono gli aspetti che come équipe missionaria ci stiamo impegnando a vivere e a trasmettere come metodo missionario per essere tutti evangelizzatori. Tutti siamo “profeti” in forza del Battesimo!
Tre momenti che l’Ufficio Missionario ha organizzato
Per questo mese di ottobre, l’Ufficio per la Cooperazione Missionaria tra le Chiese ha pensato ad alcune iniziative di animazione missionaria della nostra comunità diocesana, come indicato nella locandina seguente:
- il 3 ottobre a Ferrandina, un momento di preghiera in Chiesa Madre ispirato all’episodio dei discepoli di Emmaus dal tema “Cuori ardenti”. Vi giungono da San Fele le reliquie di un santo lucano “ancora troppo sconosciuto”, furono le parole di Paolo VI durante la canonizzazione: Giustino de Jacobis, missionario vincenziano in Eritrea. Ci presenterà la sua interessante figura don Michele del Cogliano, direttore del CMD di Melfi;
- il 10 ottobre a Bernalda, dove pregheremo – presso la “Mater Ecclesiæ” – sempre guidati dall’episodio dei discepoli di Emmaus, ma questa volta sul tema “Occhi aperti”. Ci lascerà una interessante testimonianza una famiglia missionaria potentina del cammino neocatecumenale, i coniugi Mattera;
- il 18 ottobre alle 19 in Cattedrale a Matera, la veglia in preparazione alla GMM – conclusiva di questo triduo ispirato all’episodio dei discepoli di Emmaus – dal tema “Piedi in cammino”. Sarà presieduta dall’Arcivescovo e riceveranno il mandato missionario i religiosi entranti in Diocesi. Momento particolare, la testimonianza di due religiosi della comunità missionaria di Villaregia.
Avere a cuore la Chiesa tutta
Solo in secondo luogo ha importanza l’offerta che il 22 ottobre, GMM, ci verrà chiesta nella questua domenicale che sarà parte della colletta obbligatoria destinata integralmente alle Pontificie Opere Missionarie, a sostegno dei missionari: materiale formativo per le attività di evangelizzazione, carburante per gli spostamenti (mica ogni comunità ha il suo prete in loco!), risorse per la costruzione di chiese e locali annessi, scuole e case canoniche, pozzi e ospedali. Una generosità che è sollecitudine per l’evangelizzazione. Un’idea dei progetti che con i nostri contributi si realizzano le trovate nelle ultime pagine di questo sussidio per l’animazione missionaria.
Come pure alcune interessanti testimonianze dalle terre di missione (scritte e in formato video) che possono aprirci una finestra verso questa parte di Chiesa universale, da noi sentita così lontana e alle volte anche dimenticata.
Possa essere per ciascuno un mese in cui testimoniamo la gioia di Cristo con le nostre vite!
Buon mese missionario a tutti: “cuori ardenti e piedi in cammino”!
L’équipe missionaria diocesana
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