La pandemia da Covid-19 sembra essere uscita dai radar dell’informazione. Eppure ogni giorno si registrano in media 80mila nuovi casi e centinaia di decessi. A far tornare d’attualità il virus è stato il decreto con cui il governo ha stabilito i prossimi passi. Fra le misure, c’è la fine dello stato d’emergenza a partire dal 1° aprile, lo stop al super green pass per i lavoratori over 50 e per salire sui mezzi pubblici. Dal 1° maggio inoltre cade anche l’obbligo della mascherina al chiuso. Al Sir, Walter Ricciardi, ordinario d’Igiene e Medicina preventiva dell’Università Cattolica Sacro Cuore di Roma e consigliere scientifico del ministro della Salute per la pandemia da coronavirus, spiega come le misure siano state adottate per consentire un allentamento graduale ma bisogna stare in allerta e non sono esclusi restringimenti.
La pandemia da Covid-19 sembra essere uscita dai radar dell’informazione. Eppure ogni giorno si registrano in media 80mila nuovi casi e centinaia di decessi. A far tornare d’attualità il virus è stato il decreto con cui il governo ha stabilito i prossimi passi. Fra le misure, c’è la fine dello stato d’emergenza a partire dal 1° aprile, lo stop al super green pass per i lavoratori over 50 e per salire sui mezzi pubblici. Dal 1° maggio inoltre cade anche l’obbligo della mascherina al chiuso. Al Sir, Walter Ricciardi, ordinario d’Igiene e Medicina preventiva dell’Università Cattolica Sacro Cuore di Roma e consigliere scientifico del ministro della Salute per la pandemia da coronavirus, spiega come le misure siano state adottate per consentire un allentamento graduale ma bisogna stare in allerta e non sono esclusi restringimenti.
Professore, condivide le ultime misure del governo riguardo alla gestione della pandemia?
Le misure vanno lette come una presa d’atto della situazione che rende possibile un allentamento progressivo e va appunto apprezzata la gradualità con cui vengono introdotte.
Il governo ha detto che è pronto a intervenire nel momento in cui, osservando la curva epidemica, ci sia qualche anomalia.
Per esempio, la sospensione del green pass all’aperto ci sta, perché se si rispettano le distanze, la sicurezza è garantita. Altro aspetto apprezzabile è la cautela con la quale si sta muovendo il governo osservando la curva epidemica. Secondo me,
soprattutto a maggio, dovremo stare attenti
perché è molto probabile che riparta la curva epidemica con Omicron2.
Ci dobbiamo preparare a nuove ondate a breve?
L’unica mia preoccupazione è quando a maggio verrà tolta la mascherina al chiuso. Il governo però ha detto che se la curva epidemica presenterà aspetti preoccupanti si potrà intervenire. Credo che purtroppo a maggio questi aspetti preoccupanti si presenteranno.
Quello che potrebbe succedere con la sospensione delle mascherine al chiuso a maggio è la ripartenza dei focolai. Sta a noi monitorare.
Il governo interverrà con i correttivi, come hanno detto il presidente Draghi e il ministro Speranza.
Maggio sarà quindi il mese di prova?
L’incognita più rilevante è la sospensione delle mascherine al chiuso dal 1° maggio in poi ed è possibile che la decisione possa essere di nuovo analizzata.
Che futuro prevede per il Sars-Cov2?
Il virus continua a mutare per diffondersi quanto più possibile.
Il fatto che molta parte del mondo non sia vaccinata o che nelle altre zone le vaccinazioni si siano fermate è sicuramente un comportamento che avvantaggia la diffusione.
È certo che ci saranno nuove varianti ma non è detto che siano più letali. Sicuramente saranno più contagiose.
La quarta dose verrà consigliata a tutti in autunno secondo lei?
No, ancora non c’è questa evidenza. È probabile che in autunno avremo maggiori informazioni e potremo assumere una decisione.
Di M. Elisabetta Gramolini dal SIR del 19 marzo 2022
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