E’ un’occasione questa di approfondimento culturale-religioso per studiosi, storici, religiosi, teofili e fedeli; la finalità è incrementare la conoscenza e la divulgazione a tutti i livelli geografici della Storia e della Vita del Santo concittadino materano Giovanni SCALCIONE, più conosciuto sul Gargano presso il Monastero di Pulsano come “Giovanni l’Eremita”.
Ai saluti e all’introduzione sul tema da parte di S.E. Mons. Antonio Giuseppe Caiazzo, Arcivescovo della Diocesi di Matera-Irsina e Vescovo di Tricarico, seguiranno i saluti di S.E. Mons. Francesco Sirufo, Arcivescovo della Diocesi di Acerenza, del Sindaco di Calvello Anna Cantisani e il saluto di benvenuto del Sindaco di Matera Domenico Bennardi.
Momento centrale della manifestazione sarà l’istituzione del “PATTO DI AMICIZIA” istituzionale tra le Città di Matera e Calvello (PZ) e religioso tra le storiche Curie Arcivescovili di Matera-Irsina e di Acerenza. Le origini del Patto di Amicizia saranno trattate da Emanuele D’Adamo, Presidente della Associazione “Amici pro San Giovanni da Matera”. Il Dirigente CNR Nicola Masini, esperto in Scienze del Patrimonio Religioso di Basilicata e Franco Villani, editore, relazioneranno sul tema specifico di come “La Congregazione pulsanese fondata da San Giovanni da Matera si è sviluppata a Calvello”. Giovanni Di Caro, membro del Direttivo dell’Associazione “Amici pro San Giovanni da Matera” svolgerà il compito di moderatore.
A coronare l’evento si segnalano gli interventi programmati e riservati ad ai responsabili di alcune note Associazioni culturali-religiose territoriali tra cui Bruno Caiella (Presidente della Ass.ne Madonna della Bruna), Emanuele Calculli ( Presidente Ass.ne I Pastori della Bruna), Antonio Paolicelli ( Presidente Ass.ne I Cavalieri della Bruna, Domenico Infante (Direttore della rivista diocesana “Logos”), Leo Montemurro (Presidente CNA-Basilicata), Rosa Gentile ( Presidente ConfArtigianato), Rosalba Demetrio/Beatrice Volpe (Presidente FAI Basilicata/Capo delegazione Matera), Franco Di Pede ( Presidente Studio Arti Visive di Matera), Raffaele Paolicelli ( Presidente Associazione Essere) nonché Bruno Latella ( Presidente Coop. Ecclettica di Calvello) e i Presidenti delle Pro Loco di Matera e Calvello.
La sottoscrizione degli atti istituzionali del Patto di Amicizia e lo scambio di targhe tra le delegazioni intervenute concluderanno i lavori convegnistici. A seguire, in occasione della ricorrenza del 884° anniversario della morte del Santo materano (1139-2023) che ricade il giorno 20 di giugno, alle ore 12 circa in Cattedrale, vi sarà la Celebrazione Eucaristica della Santa Messa presieduta da S.E. Antonio Giuseppe Mons. Caiazzo.
In merito ai richiami storici della Vita di San Giovanni da Matera, la letteratura – riferisce Emanuele D’Adamo, Presidente della Associazione “Amici Pro san Giovanni da Matera-Ginosa” – narra che Giovanni Scalcione (denominazione dubbia derivata presumibilmente dagli Scalzi e/o da De Scalzonibus) nacque in Matera verso la fine del secolo undecimo (1070 circa). Cresciuto in una delle più cospicue famiglie della Città di Matera, i suoi genitori si distinguevano per i loro natali e per le loro virtù. Si narra che sin da fanciullo, dopo aver approfondito gli studi teologici presso il Monastero Benedettino di San Eustachio, in Cattedrale, perdutamente innamorato dell’Onnipotente, rinuncia alla ordinaria amicizia umana cercando insistentemente l’amicizia di Dio. Abbandona gli agii famigliari portandosi in varie regioni del Sud. Da eremita stremato, dopo affannosa ricerca, riceve finalmente l’intimo colloquio con il Divino; instancabile missionario e grande evangelizzatore dedica tutta la sua vita alla conoscenza e alla divulgazione della verità divina. Per dono e intercessione di Dio manifesta virtù miracolose e potenza taumaturgica su malati e storpi. Concede grazie a quanti lo hanno cercato e conosciuto; comanda sulla morte; vince su Satana; sana gli indemoniati; decide sulla pioggia liberando i contadini dalla siccità. Fondatore della Congregazione Benedettina di Ginosa e poi di Pulsano ( Manfredonia) muore in Foggia il 20 giugno del 1139 manifestando ancora molti miracoli alle genti del Gargano e non solo. Fu proclamato Santo da Papa Alessandro III nel 1177. La sua casa natale fu trasformata in una Chiesa rupestre, chiamata il Purgatorio Vecchio, situata nei Sassi di Matera del Caveoso in Vico Purgatorio Vecchio. Nel 1830, per volontà popolare dei materani, le Sacre Spoglie giungono finalmente nell’amata Città di Matera ove tutt’oggi sono deposte nell’Urna situata in Cattedrale presso l’altare minore a Lui dedicato. Numerosi sono i miracoli narrati da fedeli nella varie località e nella Città di Matera di cui il Direttivo dell’Associazione Amici Pro San Giovanni da Matera – mediante la ristampa del Libro di Marcello Morelli (anno 1938) – ne cura la divulgazione, la Vita e le Opere del Santo.
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