Ascolto, preghiera e dialogo: vie della pace

Quando un bene appare irraggiungibile si smette persino di desiderarlo. È il destino cui sembra condannata la parola pace con tutti i suoi corollari, pace tra le nazioni, pace sociale, pace personale.

È la Chiesa, all’inizio di ogni nuovo anno, a rimettere la pace al centro dell’attenzione del mondo dando voce al grido di persone e popoli che ne sperimentano con dolore l’assenza.
Ma c’è una via su cui ognuno possa incamminarsi per costruire pezzi di un mondo nuovo dove la parola pace non suoni come una ingenua utopia?
È il Papa stessa a indicarla suggerendo i modi per conquistarla: sono tre le direttrici che la caratterizzano.

Ascolto.
Ascoltare con l’orecchio del cuore ” è il tema dell’annuale messaggio per la Giornata mondiale delle comunicazioni sociali che si celebrerà il prossimo 29 maggio.

L’ascolto autentico nasce dal cuore, dal riconoscimento cioè di una presenza amorevole: è l’esperienza del lattante che riconosce, prima ancora di scorgerla con lo sguardo, la voce inconfondibile della madre. È Dio padre, ci ricorda il Papa, che per primo si è messo in ascolto dell’uomo.

L’ascolto è dunque segno di un cuore che ama, non appena regola di galateo nè solo strategia per una comunicazione efficace.

Preghiera.
La preghiera è l’espressione del bisogno che ci costituisce come uomini e che si fa domanda a Colui che per primo ci ha cercato e ci conosce nel profondo, fin dal grembo di nostra madre.

L’invito alla Preghiera per la pace in Ucraina come per le aree di conflitto sparse nel mondo è il segno del realismo cristiano che sfida ad offrire le nostre mancanze, come nelle nozze di Cana, all’opera di Uno capace di mutare l’acqua in vino e le armi in falci .

Dialogo.
Parola al centro del Messaggio per la Giornata mondiale della Pace 2022.

È l’esercizio che andava praticato con maggiore umiltà tra le forze politiche chiamate a scegliere un candidato autorevole per la presidenza della repubblica.

Quando il dialogo viene meno rimane un’ultima possibilità, quella del sacrificio di se, testimonianza luminosa di un bene possibile a tutti e capace di cambiare la storia.

Particolare del portale della Basilica di San Nicola di Bari

Non darti pace

Non darti pace se non l’hai, grida
il grido da raggiungere nei gridi.
Sino all’ultimo rompi contro il vetro
della vetrina, spezza la tua luce.
Sferza l’inesprimibile che cade
nel suo frastuono, resterà il silenzio
del mondo fisso a questi gridi un giorno.

Alfonso Gatto

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Erasmo Bitetti

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