“Alla finestra la speranza”

“Alla finestra la speranza”

Nel suo pensiero settimanale, Vincenzo Corrado riflette sull’ultimo, breve, tratto di strada che condurrà al Giubileo del 2025 dedicato al tema della speranza.
4 Settembre 2024

Prendo a prestito il titolo di un libro di don Tonino Bello pensando a questo ultimo, breve, tratto di strada che condurrà al Giubileo del 2025 dedicato proprio al tema della speranza. L’intento è unire due dimensioni contrapposte: da una parte, il sogno e il desiderio; dall’altra, la realtà e la concretezza. Ecco, allora, l’immagine della finestra, in grado di condensare gli opposti armonizzandoli. La finestra, luogo di osservazione per eccellenza, è anche il primo strumento che ci mette in comunicazione col mondo: completamente analogico non teme spegnimenti improvvisi, e il continuo variare di scenario e interazione lo rende sempre vivo. È una breccia nel muro, da cui passa la luce e attraverso cui poter parlare. Ma c’è una scelta che fa la differenza: se tenerla chiusa o aperta. La prima azione può portare all’isolamento, all’autoreferenzialità. La seconda, invece, permettere di tradurre le proprie aspirazioni in impegno quotidiano, consente di interagire con l’esterno, di incidere sulla storia personale e comunitaria. Alla finestra, dunque, ci deve essere sempre la speranza, che spalanca le ante sull’orizzonte e con la sua luce illumina tutta l’abitazione.

Vincenzo

Redazione

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