Al G20. Draghi: c’è ripresa grazie ai vaccini, via le barriere commerciali

Dopo la foto di gruppo ufficiale, i leader ne hanno fatta un’altra con medici e infermieri della Croce Rossa ai quali hanno fatto un applauso.

I leader del G20 nella foto di gruppo con medici e infermieri della Croce Rossa – Reuters

Si sta costruendo un nuovo modello economico e il mondo sarà migliore, ha detto il premier Mario Draghi aprendo i lavori del G20 e rivolgendosi ai leader delle più grandi economie del mondo arrivati a Roma per partecipare al summit. Occorre superare le differenze, ha detto Draghi, perché il multilateralismo è la migliore risposta ai problemi di oggi: “In molti sensi l’unica possibile”, dopo le divisioni causate dal Covid ma anche da protezionismo e da nazionalismo. I vaccini hanno permesso la ripresa dell’economia, ed ora si può finalmente guardare al futuro con ottimismo. E dunque si eliminino le barriere commerciali per i vaccini, rafforzando approvvigionamenti e produzioni locali. Perché la pandemia non è finita, e ci sono disparità sconvolgenti nella loro distribuzione globale, differenze moralmente inaccettabili.​

Il discorso: squilibri sui vaccini moralmente inaccettabili e minano la ripresa

“È splendido vedervi tutti qui dopo alcuni anni difficili per la comunità globale: abbiamo affrontato il protezionismo, l’unilateralismo, il nazionalismo. La pandemia ci ha tenuti distanti e lo ha fatto con tutti i nostri cittadini. Ma non dobbiamo fare errori: il multilateralismo è la migliore risposta ai problemi che affrontiamo oggi. Per molti versi, è l’unica soluzione possibile” ha detto Draghi aprendo i lavori.

“Dalla pandemia, al cambiamento climatico, a una tassazione giusta ed equa, fare tutto questo da soli, semplicemente, non è un’opzione possibile – dice il premier che invita i partner a “fare tutto ciò che possiamo per superare le nostre differenze” e a “riaccendere lo spirito che ci ha portati alla creazione e al rafforzamento di questo consesso”.

Dopo due anni dall’inizio della pandemia “possiamo finalmente guardare al futuro con più ottimismo”, è la premessa di Draghi, che sottolinea il successo della campagna vaccinale, le azioni coordinate da parte dei governi e delle banche centrali che “hanno permesso la ripresa dell’economia globale”. “Molti dei nostri Paesi hanno lanciato dei piani di ripresa per dare impulso alla crescita, ridurre le diseguaglianze, promuovere la sostenibilità. Insieme, stiamo costruendo un nuovo modello economico, e tutto il mondo ne beneficerà”, continua.

Ma la guardia va tenuta alta, avverte il premier, “dobbiamo stare attenti alle sfide che affrontiamo collettivamente”. Ci sono ancora “disparità sconvolgenti nella distribuzione globale dei vaccini”. Una disparità evidente nei numeri: nei Paesi ad alto reddito, oltre il 70% della popolazione ha ricevuto almeno una dose di vaccino, mentre nei Paesi più poveri, questa percentuale crolla a circa il 3%. “Queste differenze sono moralmente inaccettabili, e minano la ripresa globale”, aggiunge il premier.

“Siamo molto vicini a raggiungere l’obiettivo posto dall’Oms di vaccinare il 40% della popolazione globale entro la fine del 2021. Ora dobbiamo fare tutto ciò che possiamo per raggiungere il 70% entro la metà del 2022” e “dobbiamo anche continuare a investire in ricerca, eliminare le barriere commerciali che riguardano i vaccini anti COVID-19, e migliorare la prevedibilità nella loro consegna”. Draghi ribadisce il suo invito ai grandi del mondo a “rafforzare le catene di approvvigionamento globali, aumentando al contempo la capacità produttiva a livello locale e regionale”.

“Come Presidenza del G20, l’Italia ha lavorato per promuovere una ripresa più equa – continua Draghi – il Global Health Summit di Roma ha visto Paesi e aziende impegnarsi generosamente per fornire vaccini ai Paesi più poveri: dobbiamo essere sicuri di onorare le promesse. Abbiamo raggiunto un accordo storico per un sistema di tassazione internazionale più equo ed efficace. Abbiamo supervisionato l’allocazione di 650 miliardi di dollari come nuovi Diritti Speciali di Prelievo e abbiamo promosso la possibilità di redistribuirli ai Paesi che ne hanno più bisogno. Questi risultati ci ricordano con forza i risultati che possiamo raggiungere insieme. Ci devono incoraggiare ad essere altrettanto ambiziosi in tutte gli ambiti in cui lavoriamo insieme”, conclude Draghi.

Foto di gruppo con i sanitari della Croce Rossa

Foto di famiglia allargata al G20 di Roma. I leader, dopo lo scatto tradizionale che li ritrae tutti insieme hanno fatto una seconda fotografia, posando con medici, infermieri e operatori sanitari della Croce Rossa. Al loro arrivo gli operatori della Croce Rossa, alcuni in camice altri con le divise da soccorritori, sono stati accolti da un applauso dei leader, ripetuto dopo lo scatto.

“Lo storico scatto dei nostri volontari e operatori sanitari con i leader del #G20 a Roma è un riconoscimento globale dello straordinario sforzo compiuto dalla #CroceRossa nel corso dell’emergenza #COVID19. Mai come oggi possiamo dirci orgogliosi di essere #UnItaliaCheAiuta” ha twittato Francesco Rocca, presidente della Croce rossa italiana.

Dalla Redazione Internet di Avvenire di sabato 30 ottobre 2021

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