Ai confini della comunicazione
È sempre questione di punti di vista: dai confini la prospettiva verso il centro è più ampia e le questioni emergono in modo chiaro. Questo assunto basilare può essere applicato, come criterio di lettura, per qualsiasi stagione della vita o settore d’impiego. Naturalmente, anche per la comunicazione e l’informazione. Nel sentire comune, i confini vengono solitamente intesi come linee di delimitazione di un territorio, di una proprietà oppure della sovranità di uno Stato. Eppure, la radice etimologica della parola indica ben altre sfumature: cum e finis. Cioè, cum, che rimanda alla condivisione. E, poi, finis, che significa limite ma anche culmine di un’azione. Il rapporto con i confini si gioca proprio sul livello della relazione. È un punto di incontro, tra il vecchio e il nuovo. Ai – il riferimento è ai sistemi di intelligenza artificiale – confini ci si incontra per dirigersi verso il cuore della comunicazione. Questo percorso, certamente faticoso, restituisce il fascino dell’incontro, dell’ascolto e della parola. A noi l’impegno di coglierne il messaggio e tradurlo in realtà.
Vincenzo