Verso il Congresso Eucaristico Nazionale. Sarà finita la pandemia?

Siamo nella quarta ondata della pandemia, ma grazie alle terze dosi il mondo va avanti lo stesso: ai contatti stretti di positivi che hanno ricevuto da meno di 120 giorni la seconda dose di vaccino o la terza dose è possibile uscire di casa, pur in stato di autosorveglianza. Ieri si sono celebrati i funerali del vice-presidente del Parlamento Europeo David Sassoli. Nel frattempo la nostra Diocesi sta preparando il Congresso Eucaristico Nazionale che avrà luogo nel prossimo mese di settembre. Buon 2022 a tutti dalla Redazione di Logos!

Quarta ondata di Covid

Forse sarà questo il primo pensiero che ci verrà in mente nel futuro, prossimo e remoto, pensando al principio di questo 2022: la variante “Omicron”, così diffusiva, sebbene meno grave, al punto da aver contagiato – oggi – un italiano su 26. L’amico, il collega, il familiare convivente… sono stati toccati dal virus e lo sono stati forse anche tanti di noi che credono di non essere mai stati positivi. I contagi – in particolare da variante “Omicron”, secondo qualcuno il migliore vaccino – e i vaccini veri e propri rappresenteranno a primavera il 99% di tutta la popolazione e probabilmente tra aprile e maggio ci consentiranno di togliere le mascherine. E, inoltre, quando le varianti si fanno più leggere è segno che il virus è prossimo alla fine. Stiamo passando dalla pandemia all’endemia, vediamo la luce ad oriente!

David Sassoli: uomo dal profondo umanesimo e cristiano per il bene comune

La persona di questo gennaio è David Sassoli, già vice-presidente del TG1, poi vice presidente del Parlamento Europeo ed infine presidente dal 3 luglio 2019. Se n’è andato “il compagno di classe che tutti vorrebbero”, lo ricorda così nell’omelia Matteo Zuppi, il cardinale di Bologna di cui era amico: “David ci aiuta a guardare il cielo, lui che lo ha cercato sempre, da cristiano in ricerca eppure convinto. Tanti consideravano Sassoli ‘uno di noi’ per quell’aria priva di supponenza, piena di empatia per tutti. Era pieno di rispetto e garbo. Di David tutti portiamo nel cuore il sorriso. Qualcuno ha detto che non ha mai visto nessuno arrabbiato con lui”.

Il presidente del Parlamento europeo David Sassoli e Mons. Antonio G. Caiazzo al tennis da tavolo (Foto Archivi TRM)

“Un uomo dal cuore grande, semplice, abitato da Dio. Ho avuto la gioia d’incontrarlo, ascoltarlo più volte. Sono stato sempre rapito dalla profondità, semplicità e concretezza di quanto diceva. Delle vere meditazioni di vita impregnate di fede.  Ho avuto la gioia di giocare con lui e con il Ministro Franceschini al tennis da tavolo: ci siamo spogliati… dei nostri ruoli istituzionali per essere ancora più vicini, uomini tra gli uomini. Possa godere della vita eterna promessa da Gesù ai suoi fedeli e nella quale ha sempre creduto. Suo papà l’aveva chiamato David perché affascinato dal grande P. David Maria Turoldo: è cresciuto nutrendosi dei suoi insegnamenti. Riposi in pace”. Così lo ricorda il nostro arcivescovo che ha avuto modo di incontrarlo a fine 2019, quando ha concluso a Matera l’anno da capitale europea della cultura. “Lui sì, sarebbe stato un perfetto presidente della Repubblica”, ha detto qualcuno.

Il “totopresidente”

E proprio sul nome del prossimo Presidente della Repubblica che molti di noi si interrogano e, quasi, scommettono: ancora Mattarella? Mario Draghi, scelto alla guida del governo in un momento difficile attraversato dalla pandemia, impegnato nel rilancio dell’economia nazionale con l’attuazione del PNRR? Silvio Berlusconi, forte dell’appoggio dei suoi alleati? Casini, Letta, Cassese, Amato, Gentiloni, Franceschini? O sarà una donna: l’attuale ministro guardasigilli Marta Cartabia, l’ex ministro Paola Severinio o la presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati a ricoprire il ruolo di grande consigliere e di capo spirituale e temporale della nostra Repubblica.

Verso il XXVII Congresso Eucaristico Nazionale

La prima riunione del comitato organizzativo del XXVII Congresso Eucaristico Nazionale

E nel frattempo, la nostra Diocesi è alle prese con l’organizzazione del Congresso Eucaristico Nazionale che Matera ospiterà tra il 22 e il 25 settembre prossimi, sperando che saremo usciti dall’era Covid.

Un congresso eucaristico è una manifestazione pubblica e solenne atta a promuovere la devozione, il culto e la conoscenza dell’Eucaristia e il tema del congresso che Matera ospiterà è “Torniamo al gusto del pane”.

Si prevedono a Matera 20mila fedeli, con la presenza – l’ultimo giorno – del Papa. La Diocesi sta provvedendo all’organizzazione di un manipolo di 200 volontari a supporto di tutte le esigenze dei congressisti.

L’importante è un segno per ricordare questo congresso, sottolineava il vicario generale Mons. Biagio Colaianni in una delle riunioni del comitato organizzativo: esempi possono essere un canto del congresso che rimane patrimonio delle nostre comunità, un pezzo di pane in terracotta, un gesto tangibile di carità che sia evidentemente collegato al congresso.

Ma soprattutto, affinché l’evento sia efficace nella vita spirituale della diocesi, urge preparare bene questo momento. Molte parrocchie, ad esempio, si stanno organizzando con momenti comunitari di adorazione eucaristica al giovedì o al venerdì.  

Le altre Chiese d’Italia iniziano il cammino sinodale

E mentre per la nostra Diocesi – terminato il primo sinodo diocesano dal tema “Vino nuovo in otri nuovi” nell’ottobre 2019 e distribuiti lo scorso 3 giugno gli atti (“orientamenti e norme”) scaturiti dallo stesso sinodo – inizia il cosiddetto percorso sinodale, ovvero il cammino alla luce di quanto il sinodo ha valutato e, poi, stabilito nei succitati atti, gran parte delle Diocesi italiane si stanno preparando a vivere il cammino sinodale: nello scorso mese di ottobre è partito il biennio di interrogazione dal basso del popolo di Dio – durata due anni – per far scaturire bisogni ed emergenze. Primo passo di un percorso che si concluderà nel 2025 e ha l’obiettivo di rinnovare le modalità di annuncio del vangelo, cuore della prima lettera apostolica di papa Francesco la “Evangelii gaudium”.

Infine, buon 2022!

Logos ha piacere di augurarvi un buon 2022, da poco iniziato, in compagnia dei suoi articoli e vi incoraggia a promuoverne la lettura presso parenti, amici e conoscenti e ad esprimere un feedback sull’articolo o suggerimenti o idee più generali sull’intero magazine nel box in basso.

4 commenti

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  • Ho letto il post con molto interesse, apre una finestra sul mondo presentando in modo chiaro e conciso quello che sta avvenendo a vari livelli, dal globale al locale.Mi sembra tocchi i temi di attualità che davvero più stanno a cuore alla gente in questo momento storico. Penso che ci si aspetti proprio questo da un giornale diocesano, dal mio punto di vista questo tipo di approccio risponde bene alle aspettative dei lettori!

  • Grazie. Buon anno a tutta la redazione di Logos! Un’informazione puntuale, attenta, aderente, sempre, ai fatti, alla realtà sociale, politica, ecclesiale… Un invito a continuare, buon lavoro!

    • Grazie per il suo apprezzamento. Cerchiamo di fare il nostro meglio anche con l’aiuto di tutti i lettori.

Giuseppe Longo

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