Davvero quest’anno Matera è la nuova Betlemme – casa del pane.
Il XXVII Congresso eucaristico nazionale: “Torniamo al gusto del pane. Per una Chiesa eucaristica e sinodale” ci riporta a Betlemme, là dove Gesù si è fatto carne e cibo per sfamare la fame di vita e di felicità che alberga nel cuore di ogni uomo e ogni donna della storia.
É un Natale diverso per tanti aspetti: perché la pandemia non è finita, perché il desiderio di normalità deve fare i conti con le paure ancora in atto, perché la ripresa non ha ancora effetti positivi nella vita di molte famiglie, perché tante persone sono sole e molte altre visitate dalla sofferenza.
Tornare al gusto del pane vorrà dire per i cristiani tornare a vivere la fede come fraternità e condivisione con tutti, credenti e no, non solo del Pane eucaristico ma anche e soprattutto del pane quotidiano, della fatica del vivere e della speranza di un domani migliore, la condivisione di un cammino insieme, una sinodalità con tutta l’umanità.
Tornare al gusto del pane, al gusto della vita buona, al gusto della comunione, di una vita ricca di valori e di umanità, per vincere l’individualismo e la solitudine.
Tornare al gusto del pane, quello guadagnato con il sudore e con l’amore per il lavoro, per la passione di fare il proprio dovere con onestà e generosità.
Tornare al gusto del pane, al gusto di relazioni vere, sincere e profonde, dove l’altro, quant’anche diverso, è una benedizione, un dono di Dio, un fratello.
Tornare al gusto del pane, alla vita di famiglia, dove si condividono gioie, speranze e preoccupazioni, dove si sperimenta la grazia del perdono e la capacità di superare difficoltà e momenti di stanchezza.
Tornare al gusto del pane nella vita politica, vissuta come servizio all’uomo e alla Città e come ricerca costante del bene comune.
Tornare al gusto del pane anche per i tanti provati dalla vita per la solitudine, per il fallimento di una relazione affettiva, perché vittime di violenza, perché visitati dalla sofferenza per una malattia inguaribile, perché sentano la nascita di Gesù come condivisione e partecipazione del Dio fatto uomo alle sofferenze umane.
Torniamo al gusto del pane, all’Eucaristia.
La Chiesa di Matera – Irsina invita tutti a tornare al gusto del pane e si propone in questo Natale come segno di speranza per tutti, ma anche segno concreto di condivisione e di compagnia (cum panis) attraverso il lavoro quotidiano della Caritas diocesana e delle Caritas parrocchiali, attraverso l’opera instancabile di evangelizzazione e di catechesi, attraverso la liturgia offerta ogni giorno per la crescita spirituale dei credenti.
La Chiesa di Matera – Irsina dice alla Città: “Torniamo al gusto del pane” attraverso un dialogo costante con le Istituzioni, con il mondo del lavoro, con i giovani, le famiglie, gli anziani, perché a nessuno manchi il pane e la dignità, a nessuno sia precluso di sedersi al banchetto della vita.
Come da Betlemme si irradia la Luce vera, che illumina ogni uomo, così da Matera si irradi per l’Italia, per le nostre comunità il gusto del Pane vero disceso dal cielo e che sia benedizione per tutti e sostegno all’umano peregrinare nelle vie della storia.
All’umanità affamata di pane e di speranza, di senso per la vita e di pienezza di gioia e di felicità la nostra Chiesa dice a tutti: viene Gesù, si fa Pane per la felicità di tutti.
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