Dai primi insediamenti nella Murgia Timone alla costruzione della cattedrale cittadina al periodo aragonese alle storie preunitarie, e ancora le affascinanti leggende legate al miracolo di S. Eustachio o alle origini della Festa della Madonna della Bruna: ricordare tramite l’arte – l’arte che ignora la dimensione temporale, poiché in essa tutto è universale e include tutti i tempi –, immergersi in un passato rarefatto riflesso nei colori pastello usati per raccontare la Storia di una città. Matera nelle maioliche di Giuseppe Mitarotonda. È possibile visitare fino al 10 ottobre nel cortile della Prefettura di Matera (Via XX Settembre, 2) la mostra del celebre ceramista materano, curata da Edoardo Delle Donne e organizzata dal Circolo Culturale La Scaletta in collaborazione con la Prefettura di Matera e con il Dipartimento delle Culture europee e del Mediterraneo dell’Università della Basilicata, Storia di una città.
Ogni pannello (circa 20 opere in totale), composto da formelle di vario numero e dimensione, in ceramica maiolicata, evoca ritmi, luci, colori, stagioni antiche e un passato che reca nel fondo la verità più umana ed intima della storia di Matera. La pittura è liquida, limpida, svelta, e per tale ragione, forma e spazio diventano puro colore, quel colore che è un mezzo capace di esercitare un influsso diretto sull’anima.
Il fine è quello di rievocare l’antico, benché perduto, affinchè diventi storia, raccontare una storia affinchè diventi memoria e la memoria corra alle più fantastiche imprese.
La mostra può essere visitata nei seguenti orari: lun/sab 10/13 – 17/20, dom 10/12.30 – 17/19.30 (ingresso libero con esibizione di Green Pass).
Rossella Montemurro