Il silenzio e la parola
Silenzio e parola sono i due poli, non opposti, che scandiscono le giornate verso la Pasqua. Il primo è accompagnato da gesti che nascono dall’ascolto e disegnano il futuro: la lavanda dei piedi, la crocifissione, la deposizione nel sepolcro. Il secondo è condensato nel saluto “pace a voi”, che diventa impegno a vivere quotidianamente quanto sperimentato in precedenza: il servizio e la donazione totale di sé. I due poli si attraggono e, insieme, formano la buona comunicazione, quella che apre all’azione, alla trasformazione, coinvolgendo tutto l’ambiente di vita. Questo dinamismo supera il tempo e lo spazio riportando tutto in un punto preciso inciso dalla speranza. È questa la forza che ci conduce ancora oggi al sepolcro vuoto, rendendoci testimoni della forza dell’amore. Che sia anche per noi una buona comunicazione!
Vincenzo