“Torneremo ancora – Concerto mistico per Franco Battiato”: Cristicchi e Amara a Matera in uno spettacolo intimista, con una matrice spirituale e dalle molteplici suggestioni

Uno spettacolo intimista, con una matrice spirituale e dalle molteplici suggestioni: può essere definito così “Torneremo ancora – Concerto mistico per Franco Battiato”, venerdì sera a Matera in un auditorium del Conservatorio gremito, per la Stagione Concertistica 2024/2025 dell’Associazione Musicale “Luis Bacalov” in collaborazione con l’Orchestra Magna Grecia.

Sul palco, Simone Cristicchi (scoperto dal Festival Musicultura nel 2005 con il brano “Studentessa universitaria”, vincitore due anni dopo anche di Sanremo con “Ti regalerò una rosa”), e Amara, una presenza scenica notevole, in “un viaggio musicale alla ricerca dell’essenza nella confusione della modernità, un rapimento – mistico e sensuale – tanto necessario in questo tempo in cui viviamo”.

Alcuni dei più celebri brani di Franco Battiato – nella nuovissima veste arrangiata dal Maestro Valter Sivilotti – sono stati alternati ad alcune letture tratte dai maestri che hanno influenzato il pensiero dell’indimenticato cantautore siciliano – Rumi, Gurdjieff, Ramana Maharshi, Willigis Jager e il teologo Guidalberto Bormolini. L’opera immortale del grande Maestro è stata interpretata con grazia e rispetto dai due artisti – coppia anche nella vita – che hanno scelto con cura il percorso in musica e parole più adatto per rendergli omaggio. In scaletta, tra gli altri, il canto sacro, dedicato a Ganesh, che “rimuove gli ostacoli”, “L’era del cinghiale bianco”, “Le sacre sinfonie del tempo, la preghiera universale “L’ombra della Luce” (canzone è infatti ispirata al “Libro tibetano dei morti”), la struggente “La cura”, “E ti vengo a cercare” fino all’ultimo brano inciso “Torneremo ancora”.

Nell’ultima parte del concerto, Amara (nome d’arte di Erika Mineo), confermando un’importante estensione vocale, ha cantato la sua “Che sia benedetta”, portata al successo della Mannoia ,mentre Simone Cristicchi “Quando sarai piccola” (brano portato all’Ariston quest’anno, Premio Lunezia per Sanremo 2025, Premio della sala stampa “Lucio Dalla” e Premio Giancarlo Bigazzi per la Migliore Composizione Musicale assegnato dall’Orchestra del Festival). Entrambi, poi, hanno intonato “Le poche cose che contano”, canzone scritta insieme quando si sono incontrati, nel primo lockdown.

La voce registrata del Maestro, testi in aramaico, l’incenso, lo djembe e i campanelli sono stati il valore aggiunto, il dettaglio di un’esecuzione perfetta.

Pianoforte, arrangiamenti e direzione musicale, Valter Silviotti con “I solisti della Accademia Naonis” di Pordenone: Lucia Clonfero, violino; Igor Dario, viola; Alan Dario, violoncello; U.T. Gandhi, percussioni; Franca Drioli, soprano.

Il concerto di ieri ha il sussidio istituzionale della Camera di Commercio di Basilicata, Comune di Matera, Ministero della Cultura, Regione Basilicata e il fondamentale sostegno delle attività economiche e commerciali del territorio: BAWER, De Angelis Bus, Grieco Abbigliamento, Heidelberg Materials, Bottega Optica, Il Falco Grillaio, IP Fratelli Gaudiano, Farmacia D’Aria.

Rossella Montemurro

Redazione

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