La mensa solidale “Don Tonino Bello”, creata da un sacerdote illuminato e molto sensibile, don Angelo Tataranni – parroco di San Rocco a Matera – adattando un poco alla volta alcuni locali sottostanti la chiesa parrocchiale e acquistando il necessario per approntare pasti, vive del contributo e del volontariato di privati cittadini e delle associazioni cittadine. La mensa è stata creata per rispondere ai bisogni primari di molte persone in stato di indigenza residenti nel territorio. Offre un pasto caldo insieme ad una parola di conforto a quanti sono nel bisogno. Situata in una zona centrale di Matera, offre spazi per 70 posti a sedere. Aperta tutti i giorni mattina e sera, grazie ad un gruppo di circa 30volontari che si alternano tra pranzo e cena. La mensa ha distribuito fino a qualche mese fa circa 200 pasti al giorno, tra pranzo, cena e asporto.
Il problema della fame diviene di giorno in giorno più grave nel Sud Italia, in Basilicata ed a Matera, in particolare, che è un territorio agli ultimi posti per reddito pro capite a livello nazionale. I dati ISTAT dicono che a livello nazionale le famiglie in povertà assoluta sono l’8,3% della popolazione totale, mentre gli individui sono addirittura il 9,7%. Al Sud le famiglie in povertà assoluta sono l’11,2% mentre gli individui ammontano al 13,3%. Il livello di povertà assoluta delle famiglie, che aumenta ovunque in Italia (dal 7,7% all’8,3%), a Matera aumenta in maniera più marcata (dal 9,4% all’11,6%) per cui le due mense solidali esistenti in città (Don Giovanni Mele e la stessa Don Tonino Bello) fanno molta fatica a soddisfare la forte chiesta da parte della popolazione più fragile.
Essere vicini alle persone fragili è tradizione materana ed in particolare di don Angelo Tataranni, allievo di don Giovanni Mele, fondatore dell’omonima mensa. Afferma don Angelo: “Già in passato assistevamo 500 famiglie, con la distribuzione dei pacchi. Ci siamo accorti però che quel sistema non dava dignità alle persone”. Nasce così anche l’emporio solidale “Il granellino di senape”, nel 2022, all’interno del salone della parrocchia: un supermercato dove è possibile fare la spesa sulla base di speciali punti assegnati a ciascuna famiglia. Un risultato di grande valore che denuncia una grave crisi economica cittadina: 370 persone solo nelle prime tre settimane di giugno 2022 si sono presentate all’emporio.
Tornando alle indigenze, alle persone che da sempre vivono in situazioni di difficoltà si devono aggiungere i nuovi poveri determinati dagli arrivi sempre più massicci nei porti del Sud degli immigrati, dall’incremento delle separazioni, dall’aumento della disoccupazione, dal lavoro precario, dai salari più bassi rispetto a quelli del nord, dall’incremento della ludopatia o dalla dipendenza dall’alcool. La mensa Don Tonino Bello fa moltissimo, ma non poteva soddisfare tutte le richieste. Avrebbe potuto fare ancora di più se avesse avuto più attrezzature. Spesso, infatti, dai benefattori viene offerto cibo che i responsabili sono costretti a rifiutare per mancanza di altri frigoriferi in cui conservare alimenti deteriorabili in breve tempo o di forni in cui cucinare il cibo.
Ed ecco il senso della campagna “UNITI NEL DONO” che si esalta in quanto, i due Club Lions di Matera, sensibili come sempre alle fragilità sociali, hanno deciso di intervenire con una forte somma per realizzare il potenziamento della capacità di produrre pasti giornalieri da parte della Mensa don Tonino Bello. Infatti, i Lions hanno deciso di investire una somma di 20.000 euro per l’acquisto di tre nuovi grossi frigoriferi, un forno con 10 piani di cottura ed un armadietto per la conservazione di vettovaglie non deteriorabili. Con queste nuove apparecchiature sarà possibile conservare tutti i prodotti donati per utilizzarli nei momenti in cui le donazioni scarseggiano; in tal modo è stato resa possibile una gestione più razionale degli alimenti e, di conseguenza, anche del numero di pasti serviti che sono aumentati, a potenziamento avviato, di ben 100 pasti giornalieri portando il totale a 300 pasti tra pranzo, cena e asporto. Il progetto del Lions è stato attuato nel corso del 2024 e l’aumento a 300 dei pasti giornalieri sono già in atto.
La somma di 20.000 euro è stato possibile metterla insieme grazie all’intervento della Fondazione Lions Club International (LCIF) che ha contribuito nella misura del 75% mentre la parte restante è stata raccolta dai soci Lions di Matera con propri contributi e con quelli donati da alcune aziende materane. In questa occasione si è realizzato in pieno il senso di essere “Uniti nel dono”. La presentazione pubblica del progetto ha entusiasmato la comunità, per cui sia privati che imprese hanno donato in modo più consistente tanto derrate alimentari da trasformare in pasti, quanto alimenti (frutta, latte in polvere per neonati, pasta) che la mensa dona a famiglie bisognose.









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