Anche quest’anno il “Piccolo Coro” della Parrocchia di San Giacomo (Matera) non si fa mancare il suo concerto natalizio. Un grande successo quello dello scorso anno “Natale di pace”. La novità di quest’anno il connubio con i “Cantori materani”, la corale della Cattedrale.
Si chiama “Piccolo coro” ma piccolo non è né per età dei componenti né per lo spessore che lo caratterizza sia nell’animazione liturgica ordinaria sia in altre iniziative straordinarie, tra cui, ad esempio, i concerti che di tanto in tanto organizza.
Una cinquantina di elementi, molti dei quali erano piccoli – da cui il nome – 31 anni fa, quando il coro è nato: l’attuale direttrice, Enza Fumi, aveva nemmeno 14 anni e gli altri coristi erano i bambini del catechismo delle elementari e delle medie che animavano le celebrazioni. Accanto a Enza, ci sono Enzo Labarbuta, alla tastiera, e Gennaro Scandiffio, alla chitarra.
Proprio a partire dal concerto dello scorso Natale, tante fatiche hanno impegnato il coro nell’anno appena trascorso, caratterizzato per la parrocchia di “S. Giacomo” da una molteplicità di grandi eventi: l’ordinazione episcopale del parroco, mons. Biagio Colaianni, i 40 anni della parrocchia, l’insediamento del nuovo parroco, don Marco Di Lucca, e l’ordinazione diaconale di un membro della comunità, Giuseppe Fiorentino. Ogni evento è stato preceduto da un triduo di preghiera, anch’esso egregiamente animato dal coro, senza risparmio di forze e tempo, anzi nella sperimentazione in nuovi pezzi, di cui addirittura due di creazioni del coro stesso, o ancora meglio di Enza. Parliamo del canto ispirato al motto episcopale di mons. Colaianni “La grazia di Dio” – che ormai, da quando proprio mons. Colaianni, in forza del titolo episcopale, ha autografato, fa parte del repertorio liturgico ufficiale – e l’”Inno a S. Giacomo”, per non parlare dei diversi salmi responsoriali che in più occasioni sono stati musicati.
“Natale di Pace” era il concerto organizzato per lo scorso Natale: un’idea nata dai venti di guerra che non più di quest’anno si abbattevano furiosi non solo sul fronte russo-ucraino e in Medio Oriente ma in tanti angoli del mondo che sfuggono alle cronache più frequenti e assieme al canto sul tema “Semina la pace” ha offerto una valida riflessione sul Natale, che è Parola (fatta carne), amore, cammino, speranza, luce e libertà, gioia, innocenza, … Pace! Ognuna di queste dimensioni sottolineate da un passo biblico e da un canto. Una grande opera che ha riunito per oltre due mesi di intense prove bisettimanali un coro di oltre 50 voci dai sei agli ottant’anni, accompagnati non solo da tastiera, chitarra, come in ogni celebrazione, ma anche da percussioni e sax (Giuseppe Carone e Luca Rubino). Quasi due ore di un concerto mai interrotto se non dagli scroscianti battimani dell’assemblea, fortemente partecipe, che in diversi momenti ha accompagnato il canto con la voce e battendo le mani a ritmo di musica.
Riproponiamo alcuni frammenti di “Natale di Pace”.
Ora la parola a una rappresentanza dei coristi, certamente sfiniti ma desiderosi di consegnarci i loro commenti alla fine di quel riuscitissimo concerto.
Un’ottima serata offerta a parrocchiani e amici lo scorso anno, un’ottima impressione per chi ancora non conosceva il “Piccolo coro”, che tante attese ci fa riporre anche per la serata di oggi, vigilia dell’Epifania, preannunciata dal tema che leggiamo in locandina: “Abbiamo visto la sua stella e siamo venuti per adorarlo”.
Ma quest’anno accanto al coro di “Enza ed Enzo” ci saranno anche i noti “Cantori materani”, guidati da Alessandra Barbaro. Una nota realtà materana, sempre presente in Cattedrale di cui di fatto è il coro ufficiale da due generazioni e dove, per tradizione ininterrotta, anima la novena della Bruna.
Riportiamo un pò di foto dello svolgimento del concerto del 30 dicembre 2023, in attesa di quelle del concerto di stasera!
Scrivi un commento