Seminario Interdiocesano di Basilicata. Le adorazioni eucaristiche “Alzati e risplendi”

“Alzati e risplendi” è il ciclo di veglie di preghiera per le vocazioni che da alcuni anni si svolgono a cadenza mensile nella Cappella dell’Immacolata del Seminario Interdiocesano di Basilicata (Potenza). Il tema di quest’anno: le virtù. Sei adorazioni eucaristiche aperte a tutti e animate ognuna dai giovani di una diversa diocesi lucana. Ieri 28 novembre la volta dei giovani di Matera-Irsina. Presenti anche i soci del Serra Club di Matera e di Potenza.

Dopo la prima tappa sul cammino delle virtù vissuta lo scorso 24 ottobre insieme ai giovani dell’Arcidiocesi di Potenza-Muro Lucano- Marsico Nuovo, il 28 novembre, la seconda tappa è stata animata dai giovani dell’Arcidiocesi di Matera-Irsina.

Numerosi i giovani provenienti da Matera città, Marconia e Montescaglioso nonché gli associati al Serra Club che per la veglia sono giunti in Seminario.

Le virtù, cardinali e teologali, che si sono compiute perfettamente in Gesù, il tema del ciclo di adorazioni di quest’anno. Attraverso il dialogo con Dio potremo percepire la verità e cercare di rientrare in noi stessi per rimetterci in cammino verso il Padre, nonostante i pensieri maligni si presentino a noi suggestionandoci.

Don Gianpaolo Grieco, incaricato del Servizio per la Pastorale Giovanile per la diocesi di Matera-Irsina, oltreché Parroco di “S. Vincenzo de’ Paoli” (La Martella), ha presieduto la veglia di preghiera ricordandoci che i difetti che noi uomini non possiamo correggere in noi stessi e negli altri, li dobbiamo sopportare con pazienza; capire l’arte della fratellanza e portare i pesi gli uni degli altri.

“È l’ira il contrario della pazienza, non la rabbia che è un sentimento, e che pertanto non ha valenza morale. Può essere anzi un segnale che si può spingere ad azioni positive”, ha sottolineato don Gianpaolo. Nessuno è senza difetto: pertanto è necessario sostenerci a vicenda, non “giudicando”, non per “giustificare” ma per “aggiustare”: non giustificare gli errori e i difetti, ma correggerli per costruire la fratellanza perseverando nella pazienza. Su questi tre verbi che, come “giustizia” hanno la radice nel nome latino “ius”, si è incentrata la riflessione, breve e incisiva, di don Gianpaolo.

La pazienza, fondamentale per la salvezza, non è una qualità personale ma nasce dal rapporto con Dio. Pazienza è misericordia, pietà nei confronti di quanti hanno bisogno d’amore, condivisione della tristezza di chi incontriamo e impegno per trasformala in gioia.

Riportiamo di seguito il calendario delle successive tappe di questo cammino.

Come annunciato al termine dell’adorazione eucaristica di ieri, per il 14-15 dicembre è stato organizzato in seminario un weekend vocazionale. Seguirà la pubblicazione della locandina.

L’esperienza della veglia di preghiera per le vocazioni assume una rilevanza particolare in quanto, attraverso percorsi diversi ci suggerisce, ci istruisce e ci invita a muoverci per le sette vie tortuose lasciandoci guidare passo dopo passo da Gesù verso la virtù.

I partecipanti alla veglia di preghiera della Diocesi di Matera-Irsina

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Margherita Lopergolo

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